Copertina del libro
Copertina del libro "A Capo Nord. un anno in bicicletta lungo i mari d'Europa” di Aldo Arrighi Carla Figini

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha mai pensato “Mollo tutto e me ne vado”. Tanti, ma solo pochi però trovano la forza e il coraggio di farlo per davvero. Aldo Arrighi e Carla Figini questo coraggio lo hanno trovato. Hanno inforcato le loro bici e sono partiti per un’esperienza avventurosa che raccontano in maniera molto dettagliata in “A Capo Nord. Un anno in bicicletta lungo i mari d’Europa”. Nella recensione che stai per leggere troverai il racconto di 375 giorni di viaggio e ben 23.785 chilometri percorsi in bicicletta.

“In questo anno ci siamo imbevuti di libertà, ne abbiamo sentito il profumo inebriante ed è entrata nei pori della nostra pelle. Non se ne andrà più via.”

Mollare tutto e partire per un anno: un grande avventura ma anche un grosso azzardo

I protagonisti di questa avventura sono Aldo Arrighi, insegnante di educazione fisica, e Carla Figini, disegnatrice tessile. Una coppia di giovani di sposi che vive a Como e che condivide la passione per la bici (già così avevano fatto il viaggio di nozze fino a Vienna).

Ad un certo punto, “i due matti” – come loro stessi si definiscono nelle primissime pagine dell’introduzione – decidono di licenziarsi e di partire per viaggiare lungo l’Europa. Destinazione: Capo Nord, una meta ambita da molti. Ma Aldo e Carla vogliono raggiungere la meta in maniera particolare: in bici e pedalando lungo le coste dei mari d’Europa, alla scoperta di spiagge, baie, pinete, fiordi, isole…

Il gesto compiuto dagli autori del libro, ovvero quello di lasciare un posto di lavoro sicuro, agli occhi di molti, sicuramente, sarà visto come un azzardo, una follia. Senza spavalderia e non pochi dubbi, i due coniugi compiono comunque la scelta, che loro stessi definiscono “una grande avventura ma anche un grosso azzardo”. Infatti, “il difficile non è pedalare, il difficile è partire, creare le condizioni per poterlo fare, anche a costo di licenziarsi. Il resto viene di conseguenza“.

Sono infatti ben consapevoli che quello che hanno in mente è una di quelle situazioni che ti mette a nudo. E tra le varie cose, in gioco c’è anche il loro rapporto di coppia.

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“A Capo Nord. Un anno in bicicletta lungo i mari d’Europa”, un racconto fatto di scoperte, emozioni, gioie e dolori

Il 6 agosto 2000 Aldo e Carla partono per il loro lungo viaggio. Il mare sarà il loro costante compagno indissolubile. Proprio per questo, suggellano il loro primo incontro con un bel tuffo a Sottomarina. Nei sei mesi antecedenti la partenza, i protagonisti hanno studiato un itinerario di massima, preferendo però vivere la loro avventura alla giornata. Spesso, infatti, si troveranno a fare pause obbligate per cause di forza maggiore (neve e malanni in primis).

Viaggiare in bicicletta, spiegano gli autori, ha tantissimi vantaggi. Anzitutto, “si coglie l’essenza del viaggio” e si percepisce a tutto tondo “il piacere della libertà”. Inoltre, vivere in questa maniera, offre la possibilità di incontrare “persone incredibili”. Tante sono infatti le amicizie instaurate strada facendo. Le troverai narrate ma anche immortalate nelle foto presenti nella sezione finale del libro.

Com’è facile intuire, non tutto è così roseo. Chilometro dopo chilometro e parallelo dopo parallelo, gli inevitabili cambiamenti climatici portano i protagonisti a dover affrontare situazioni difficili e complicate. In tali frangenti, l’affiatamento e il legame profondo tra i due non si rivela utile, anzi, viene messo talvolta alla prova. D’altra parte, “la fatica è un potente catalizzatore di casini, non aiuta certo a stemperare le tensioni”.

“A Capo Nord” di Aldo Arrighi e Carla Figini, un racconto scorrevole, intenso e molto dettagliato

Potremmo definire “A Capo Nord. Un anno in bicicletta lungo i mari d’Europa” una sorta di diario di viaggio. Aldo e Carla raccontano in maniera molto dettagliata il percorso che li conduce alle varie tappe. Descrivono in maniera vivida e palpabile paesaggi e colori ma anche climi, temperature ed intemperie. Ed ancora, fatica, stati d’animo e dolori anche fisici. Grazie ad una grande capacità narrativa, in tanti punti, ti sembrerà di pedalare accanto a loro percependo dapprima il caldo torrido del sud Italia e poi il vento gelido e la neve inaspettata in Francia.

Come leggerai nell’introduzione, questo libro “è dedicato a tutte le persone che come noi amano i viaggi avventurosi in mezzo alla natura, fuori dagli schemi quotidiani e dai luoghi comuni”. Proprio per questo motivo, gli autori hanno dedicato un capitolo alla “preparazione del viaggio” perché “può essere utile a chi voglia realizzare un’avventura simile alla nostra”. In questa sezione si parla infatti di attrezzatura, caricamento della bici, allenamento, strutture ricettive, costi etc…

Molto interessante, infine, la parte sul “Ritorno a casa”. Un’esperienza come quella intrapresa da Aldo e Carla, inevitabilmente, cambierebbe chiunque. Infatti “il rientro alla vita normale non è stato facile” ma, soprattutto, “da questo anno sabbatico in bici siamo tornati sicuramente cambiati: possiamo senza dubbio affermare che si sono modificati sia il nostro carattere che i nostri valori di riferimento”. Anche il loro rapporto di coppia ne è uscito rafforzato. Insomma “un’esperienza unica ma dalle mille sfaccettature, straordinaria, da rifare, da consigliare. Che rifaremo, forse, che consiglieremo, sempre”.

Recensione di Federica Ermete

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