Copertina del libro "Balkan Circus” di Angelo Floramo
Copertina del libro "Balkan Circus” di Angelo Floramo

Leggere un libro come BALKAN CIRCUS, dell’autore Angelo Floramo, è più come guardare un film dalla trama mai prevedibile e ricca di personaggi che lasciano il segno e hanno sempre una lezione da insegnarti. Si tratta di un reportage di viaggio narrativo che racconta molto più di un semplice viaggio: un itinerario dell’anima che presenta i Balcani come il cuore di un’Europa ancora tutta da esplorare.

“I Balkani […] sono la proiezione di un’anima collettiva e multiforme che si dilata fra nostalgie e bellezze, inquietudini e ferocia, tenerezze e schiaffi. Un mondo matto fatto di disperata bellezza che non posso fare a meno di amare.”

VIAGGIO DIETRO LE QUINTE DEI BALCANI

Nato da padre balcanico, Angelo Floramo racconta l’Europa dell’Est con un trasporto e una sensibilità che danno la sensazione di come certi luoghi gli scorrano proprio nelle vene. L’autore, esperto di slavistica e storico riconosciuto, ci regala un meraviglioso ritratto nomade di otto diversi stati: Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Bulgaria, Boemia,Slovacchia, Polonia, insieme a innumerevoli città, come Tolmin, Ljubljana, Sarajevo, Zagabria, Praga, Cracovia,Varsavia, Nish.
Insieme a queste, però, troviamo anche città poco conosciute, posti dove i locali si stupiscono di vedere un italiano arrivato lì per qualcosa che non sia il business, le donne o qualche affare poco raccomandabile.
Come nel caso di Krasnodar, definita dall’autore “terra di cosacchi”, nonché “brodo di civiltà antichissime”: una città struggente che ammalia col fascino della sua dualità, divisa fra un’anima ortodossa e slava e una islamica.

Ed è davanti a luoghi come questi che l’autore dà il meglio di sé, riversando sulle pagine descrizioni mai banali, emozioni, impressioni e suggestioni che trasformano ogni luogo in un quadro da contemplare con lentezza, assaporandone ogni minimo particolare. E mentre ci si lascia sprofondare nella lettura è impossibile non avvertire l’eco di antichi popoli, che risuona in ogni angolo di quelle città che altro non sono che un crocevia di culture, etnie mischiate ad altre etnie, i cui segni del passato hanno cesellato il volto attuale delle strade, dei fiumi, delle case, dei visi della gente.

La scrittura di Angelo Floramo ha un sapore lirico, un incedere poetico, che si riversa sulle pagine, trasformando ogni parola in un nomade che viaggia tra i ricordi vividi di incontri preziosi, viaggi speciali e luoghi suggestivi.
Ogni scena descritta tocca i sensi, solleticando ora l’olfatto o saltando alla vista con immagini che sembra quasi di poter toccare. Gli odori, i sapori, i colori, si mischiano tra le frasi che costruiscono sapientemente l’ambientazione che li caratterizza, facendoci sentire esattamente lì.

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I BALCANI COME UNA CONDIZIONE DELLO SPIRITO

L’autore racconta l’Est con la stessa maestrìa di un menestrello a corte: ti incanta e ti cattura, portandoti con sé in quelle terre dove anche durante i funerali si fa festa e si balla, perché anche il dolore deve lasciare spazio alla musica.
E allora, mentre si procede di pagina in pagina, quelle musiche di Bregović sembra proprio di sentirle, mentre uomini fieri e donne resilienti disegnano col corpo diverse figure, danzando col cuore mesto.

Alcuni capitoli spiccano particolarmente, per la loro capacità di emozionare fino alle lacrime, come quello intitolato “Za Kurgana. L’ultimo brindisi è per dirsi addio”.
Una manciata di pagine che ci permettono anche di partecipare a un rituale antichissimo del mondo slavo, dove la tradizione vieta di bere senza un motivo, “quando si condivide il piacere della mensa”. BALKAN CIRCUS è un libro che ho amato, infatti, non solo per i luoghi narrati con eccezionale capacità narrativa e sensibilità, ma anche per la ricchezza di cenni storici, di riferimenti agli usi e costumi, ai cibi tipici, alle musiche sempre presenti e ai balli che sciolgono ogni tensione. Tutti elementi che fanno di queste terre un meraviglioso panorama umano, da osservare senza giudizio, lasciandosi incantare a tal punto da sentirci per un attimo parte di loro anche noi.
Ringrazio l’autore proprio per avermi permesso di sentirmi parte degli invitati a quella tavola dove si brindava a un addio, all’accoglienza del nemico, dello straniero, in nome di uno spirito universale di umanità.

UN CROCEVIA TRA EUROPA E MEDIO ORIENTE

Tra le pagine di BALKAN CIRCUS scoprirai che i Balcani hanno un sapore agrodolce, divisi come sono tra il fascino di un’inestimabile ricchezza culturale e una storia sporca di sangue, macchiata dalle guerre e dai conflitti secessionisti.
Angelo Floramo ci mostra non solo la forza attrattiva dei luoghi, con i suoi sapori e le sue meraviglie, ma anche tutte le loro cicatrici.
Ci racconta un’umanità varia, fatta di sentimenti contrastanti, separazioni dolorose, frontiere che sopravvivono al tempo e colpe impossibili da lavare.
Ecco perché questo è un libro adatto a chi ama andare oltre i luoghi, per scoprire l’anima di un paese, i suoi punti forti ma anche le sue debolezze.

Le note bibliografiche, poi, sono la ciliegina finale sulla torta, con la loro struttura anticonvenzionale, che evita volutamente la solita struttura da elenco, preferendo più la forma di una chiacchierata con un amico pronto a consigliarti le letture migliori per scoprire la Balkanitudine.

Recensione di Gabriella Ferracane

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