Copertina del libro
Copertina del libro "Danubio" di Claudio Magris

Danubio di Claudio Magris è il racconto di un’Europa Centrale che si dispiega lungo il corso di un antico fiume tra luoghi, popoli, Storia e Letteratura.

Un viaggio, questo, che diventa spunto per riflessioni complesse sul senso della vita, sul concetto di Nazione e sull’amletico dilemma tra appartenenza geografica e appartenenza politica.

Il viaggio è forse sempre un cammino verso quelle lontananze che splendono rosse e viole nel cielo della sera, oltre la linea del mare e dei monti, nei paesi sui quali sorge il sole che da noi tramonta.

Un viaggio lungo il Danubio per conoscere l’Europa Centrale

Germania, Austria, Ungheria, Serbia, Romania e Bulgaria: sono alcuni tra i Paesi lungo cui si sposta il racconto di Claudio Magris.

Il Danubio scorre per 3.000 km attraverso l’Europa centrale in quel territorio conosciuto anche come Mitteleuropa, una terra compresa tra Occidente e Oriente e tra Nord e Sud del continente europeo.

L’autore si muove da una sponda all’altra in un itinerario a zig – zag che spesso fa perdere l’orientamento della bussola. Vienna, Belgrado, Budapest, ma anche centri più piccoli e quasi sconosciuti si alternano nei racconti e nelle riflessioni di Magris.

I paesaggi cambiano, le lingue si susseguono una dopo l’altra e le tradizioni si mostrano in tutta la loro particolarità.

Il Danubio è un vero crogiolo di genti, un miscuglio di popoli e usanze che se a volte sembrano completamente diverse e che altre appaiono così incredibilmente simili tra loro. Contatti e scambi reciproci hanno creato una vera e propria Europa senza frontiere, né confini.

Attraverso le pagine di Danubio, Claudio Magris riflette ad alta voce sul tema della convivenza tra popoli e sui nazionalismi prendendo come spunto la Storia, la Letteratura e la Filosofia.

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Né reportage, né romanzo: il racconto di storie antiche e moderne dalla sorgente alla foce del fiume

Danubio di Claudio Magris non è un libro semplice, bisogna ammetterlo. La moltitudine di citazioni, riferimenti e informazioni rendono la lettura spesso un po’ complicata a chi non conosce gli avvenimenti storici nel dettaglio o non è un particolare ferrato con la letteratura Mitteleuropea.

Il libro, infatti, non è un semplice racconto di viaggio, né un classico reportage: si potrebbe quasi definire un atlante o un breviario di un intero territorio, delle sue vicende storiche e del suo passato letterario.

Dalla presunta sorgente del Danubio fino alla sua foce, Magris attraversa regioni fatte di frontiere e confini, ma anche di incontri e di scambi. 

Sono luoghi carichi di suggestioni da cui l’autore non può far altro che prendere spunto per dare il via a divagazioni su curiosi aneddoti, reminiscenze letterarie e insoliti racconti su bizzarri personaggi e figure leggendarie. Scrittori, poeti, politici e personalità storiche si ritrovano a far parte di un volume che può essere quasi considerato una vera e propria “enciclopedia danubiana”.

Musei, targhe commemorative, biblioteche, cimiteri, librerie, ma anche caffè e strade diventano il “là” per raccontare una parte d’Europa che ancora oggi è miscuglio di genti e culture.

Il fiume, sullo sfondo, diventa il simbolo proprio di quell’Europa, una terra capace di andare oltre alla singola frontiera.

Il libro di Magris è un volume che si può leggere tutto d’un fiato o, perché no, sfogliare di tanto in tanto in cerca di ispirazione. Ricorda, però, tieni sempre una penna in mano e un foglietto a lato per segnare quel Magris ti suggerirà durante la lettura: potrebbe trattarsi del titolo di un libro, del nome di un autore o di una storia da approfondire.

I capitoli scorrono uno dietro l’altro, più o meno velocemente, come frammenti di un viaggio raccolti su carta durante il cammino. Sono le riflessioni dell’autore, a volte troppo ricche di dettagli, altre un po’ sfuggenti, ma sempre stimolanti.

Luoghi, libri e persone di un Danubio senza frontiere

Il viaggio di Magris si sposta dalle grandi città austriache alle sperdute campagne della Romania, dai caffè viennesi alle librerie ungheresi, da una riva all’altra del fiume in un fluire di storie che parlano di pace e di guerre, di odio e di amore.

Goethe, Lukács, Slavejkov, ma anche Francesco Ferdinando, Solimano il Magnifico e Ceaușescu: poeti, letterati, imperatori, re e dittatori si incontrano tra le pagine di questo libro e si mescolano alle persone comuni che l’autore incontra nel suo vagare.

La Mitteleuropa si schiude davanti a noi attraverso luoghi, edifici e paesaggi di oggi, ma anche grazie al passato che Magris fa rivivere attraverso romanzi, opere, tragedie, guide di viaggio, trattati di Storia e carte geografiche di ieri.

Quelle terre che in passato l’Impero Asburgico aveva provato a unificare con un delicatissimo equilibrio, oggi si mostrano in tutto il loro complesso fascino: religioni e culture che si mescolano, territori che si avvicinano e allontanano seguendo le anse del fiume, lingue che si incrociano e popoli che rischiano di annegare sotto alla violenta foga dei nazionalismi.

Il Danubio scorre lungo quei territori che rischiano di essere dimenticati e ci regala la visione di un’Europa davvero unita e senza frontiere.

Recensione di Selene Scinicariello.

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