Lo puoi ben immaginare: un’assistente di volo ne ha viste di cose, nel mondo, in tanti anni di onorata carriera… Leggi la recensione di Girovolando di Gloria Bolognini per entrare nel dietro le quinte e scoprire curiosità, aneddoti e racconti di viaggio a volte profondi, a volte divertenti.
Girovolando di Gloria Bolognini: di tutto un po’
È difficile definire la tipologia di libro quando si parla di Girovolando di Gloria Bolognini. Lo chiamerei, forse, un diario di memorie: Gloria ha 19 anni di carriera come assistente di volo alle spalle e, in questo libro, riversa una gran quantità di ricordi e riflessioni legate ai mille aspetti del suo lavoro.
Ci sono i ricordi legati ai primi anni, negli Anni ’90, quando questo lavoro aveva tutto un altro prestigio e anche il modo di volare e di viaggiare era diverso: “si viveva allora in un isolamento quasi totale, una vita a parte, l’equipaggio diventava davvero un po’ la tua famiglia”. Ci sono le descrizioni di tanti posti nel mondo, specialmente nel Sud e Centro America, in cui Gloria ha lasciato pezzi di cuore e ha vissuto esperienze tragi-comiche che ti strappano un sorriso. Ci sono dei consigli di viaggio, dispensati sempre in chiave ironica e leggera, da parte di una persona che, sicuramente, ha una bella esperienza in fatto di preparazione di valigie o altri aspetti pratici legati al viaggio in aereo. E poi ci sono anche alcune storie, magari non troppo belle, che hanno caratterizzato la vita lavorativa di Gloria, come le ingiustizie subite da alcune compagnie aeree e alcuni presidenti non troppo buoni con i propri dipendenti.
Lavorare come assistente di volo: un amore-odio
Insomma: in Girovolando di Gloria Bolognini non manca niente, e la lettura corre piacevole da un breve capitolo all’altro, saltellando (anzi, volando) in qua e là con semplicità e leggerezza. Lo stile di scrittura di Gloria è scorrevole, a tratti molto ironico e a tratti molto profondo; si nota come la passione della scrittura sia molto forte in lei. Ma nessuna passione può superare quella per il volo, che permette a Gloria di trattenersi dal fuggire dai momenti più difficili: “è in questi momenti che penso di avere un lavoro che devo amare follemente, per non odiarlo a morte”. Quali sono questi momenti difficili? Ce ne sono tanti: quelli legati ai passeggeri più difficili da domare, perché maleducati o arroganti o semplicemente solo troppo ingenui. Quelli legati a ritmi di lavoro strazianti, con turni lunghissimi e momenti di riposo insufficienti. Quelli legati alle divise troppo corte, al cibo troppo scadente, alla lontananza da casa e dai propri affetti. Ma anche quelli legati alle emergenze terroristiche, ai malori dei passeggeri, alla capacità di agire con prontezza. Grazie a Girovolando di Gloria Bolognini diventa chiaro a tutti come l’assistente di volo non esista solo per soddisfare i bisogni e i capricci dei passeggeri: “sottoposto a training intensivi, non serve solo il caffè, ma è preparato per affrontare situazioni di grande stress, emergenze mediche, evacuazioni in 90 secondi, può combattere un fuoco, sa dove si trova e come utilizzare l’equipaggiamento di tutti gli aerei nella flotta della sua compagnia. Ma soprattutto sa cosa fare e quando farlo. È addestrato per gestire passeggeri armati, deportati, ostili e conosce rigorosamente le procedure di emergenza”.
Il mondo e le persone come fonte di felicità
In modo a volte dissacrante, Gloria racconta di tutte queste difficoltà del suo lavoro, e rende ben evidente che non sia tutto rose e fiori come potrebbe sembrare. La cosa bella di Girovolando di Gloria Bolognini, però, è la positività che ne emerge: questo lavoro sa anche essere meraviglioso, sicuramente unico. Che cosa lo rende tale?
Innanzitutto la possibilità di vedere il mondo, di svegliarsi ogni volta in luoghi diversi, di conoscere culture e tradizioni propri di luoghi esotici e lontani: “conoscere il mondo vedendo anche chi lo abita, apprezzando le diversità quando non fanno male a nessuno e scoprire come alla fine siamo uguali, ma anche diversi, nelle piccole cose di tutti i giorni”.
Ma, soprattutto, ci sono le persone: “lavorare sugli aerei offre parecchi vantaggi. Tra questi, il “people watching”: osservare – giorno dopo giorno, volo dopo volo – il genere umano in condizioni particolari. Perché a bordo le persone rivelano tic e aspetti nascosti della loro personalità”. Sono le persone a rendere speciale questo lavoro: con i loro tic e le loro esigenti richieste, ma anche con quel gesto di affetto, con quel sorriso inaspettato, con tutte le diversità di comportamento e personalità.
Il mondo e le persone sono ciò di cui è fatto Girovolando di Gloria Bolognini, la quale dimostra di essere stata in grado di conciliare, nonostante tutto, lavoro e passione: ”[…] quella passione che va contro vento, che sarà sempre più forte di ogni schifezza presente, passata e futura, perché ogni volta che l’aereo accelererà sulla pista di decollo io continuerò a sentirmi felice, insondabilmente, indicibilmente, irrazionalmente felice”.
Recensione di: Agnese Sabatini.