Laghi minori da visitare in Lombardia

La prima cosa a cui si pensa quando si programma una visita ai laghi della Lombardia è: “Devo tornare a casa presto, altrimenti rimango imbottigliato nel traffico!“. Questo succede perché siamo tutti propensi a riversarci lungo le sponde dei soliti 4 laghi più conosciuti, ignorando che in Lombardia ci sono molti laghi meno conosciuti e ben più comodi da raggiungere per una gita domenicale o un tuffo rinfrescante. Pronto a prendere nota?

I laghi minori della Lombardia di cui nessuno parla

Escludendo i 4 laghi più turistici e conosciuti, dov’è possibile trascorrere una giornata rinfrescante senza allontanarsi troppo da Milano? Qualcuno, con non troppo velato sarcasmo, potrebbe rispondere: “In Liguria!”, alludendo lo stereotipo del milanese che, durante il fine settimana, si riversa sulle coste liguri in cerca di una tregua dal torrido caldo estivo privando così gli abitanti del posto dei loro preziosissimi e già limitati parcheggi.

In pochi sanno che le valli lombarde nascondono agli occhi più indiscreti, dei piccoli laghi talvolta sottovalutati e spesso costretti a subire la vicinanza di luoghi ben più noti. Con questa piccola guida voglio portarti alla scoperta di alcuni dei laghi della Lombardia che solitamente non vengono citati dalle guide turistiche e che proprio per questo, mantengono una selvaggia bellezza destinata a pochi fortunati. Per ogni lago che trovi nelle righe a seguire, ho provato a segnalarti le attività più interessanti da svolgere fuori e dentro l’acqua, i punti di accesso migliori, dove mangiare e soprattutto dove parcheggiare.

Ricordati che per ogni dubbio o domanda sui luoghi citati in questa piccola guida sui laghi minori della Lombardia, puoi sempre scriverci attraverso Instagram e Facebook!

1. Lago di Ghirla

Lago di Ghirla

Abbracciato dalla rigogliosa Valganna, a metà strada tra il lago di Varese ed il Lago di Lugano ma ben lontano dalle mete più affollate e turistiche, si trova il tranquillo Lago di Ghirla. Ciò che lo rende uno dei Laghi della Lombardia assolutamente da vedere per trascorrere un week end rinfrescante è la possibilità vivere le limpide acque balneabili di questo lago, in modo molto diverso a seconda delle proprie esigenze. Si trova facilmente parcheggio sia per le auto che per le moto nei pressi del Campeggio Trelago dal quale è possibile accedere ad una spiaggia riservata e ben curata, pagando una cifra simbolica di appena 3 euro per gli adulti.

Nei dintorni del lago di Ghirla si sviluppa una parte della pista ciclabile della Valganna che collega per circa 9 km Maglio di Ghirla al paese di Ferrera; se non hai una bici con te o non hai modo di portarla con te, puoi noleggiarla direttamente al campeggio (ti suggerisco di chiamare per prenotarla). Se preferisci le camminate, un tratto della recentemente rivalorizzata Via Francisca del Lucomagno passa proprio nei pressi del lago. Ti segnalo anche il Mulino della famiglia Rigamonti, riconosciuto dalla regione Lombardia come negozio di storica attività, produce ancora oggi farine di grande qualità!

Un libro da leggere sulla spiaggia di questo lago è Il fiume a bordo, un’incredibile avventura a bordo di un furgoncino Volkswagen del 1980. Se sei arrivato in moto o in scooter e vuoi avere piena autonomia, ti consiglio poncho-spogliatoio che ti tornerà utile in altre spiagge e in altri viaggi.

2. Lago di Comabbio e Lago di Monate

Lago di Monate

Se dovessi scegliere due laghi in Lombardia tra i miei preferiti, il lago di Comabbio ed il lago di Monate sarebbero sicuramente le mie prime scelte. Li ho raggruppati in un’unica voce perché sono praticamente due laghi gemelli ma allo stesso tempo, molto diversi tra loro. Praticamente due laghi eterozigoti!

Le spiagge libere del lago di Monate sono discretamente piccole e tendenzialmente molto affollate. Per questo motivo, voglio consigliarti uno stabilimento da cui, almeno una volta l’anno, affitto un kayak per godermi il giro del lago (attività che richiede circa 1 ora per persone mediamente allenate) o affitto un pedalò per prendere il largo e godermi un po’ di tranquillità tra un tuffo ed una tintarella. I prezzi per il noleggio di kayak e pedalò sono più che onesti ed è solitamente possibile pagare con la carta oltre ad avere la possibilità di usufruire degli spogliatoi dello stabilimento. Se non vuoi correre il rischio di perdere le tue cose (Portafoglio, chiavi, telefono etc..) ti suggerisco di portare con te questo particolare zaino per sport acquatici o da spiaggia (io, uno zaino simile, l’ho utilizzato addirittura in moto durante un viaggio in Scozia).

Per arrivare alla spiaggia servita da “Il Coppale” è bene prenotare il parcheggio. Se però hai deciso di fare un’improvvisata dell’ultimo minuto, ti voglio dare un piccolo consiglio: poco distante dal lago c’è una chiesa con un parcheggio gratuito, se decidi di visitare questo lago di Domenica, ricordati che negli orari delle funzioni religiose potresti non trovare posto. Accanto alla chiesa c’è un piccolo bar dal nome “La Parada” che produce delle pizzette veramente buone, tienilo a mente se passi da queste parti!

Il lago di Comabbio invece, è uno splendido punto di partenza per la piacevolissima ciclabile che circonda per circa 12km il lago. Se sei un cicloturista che non ha paura di macinare qualche chilometro, puoi raggiungere i due laghi partendo da Sesto calende, unirti alla ciclabile del lago di Comabbio ed immetterti poi nella ciclabile del lago di Varese. Non ho una spiaggia libera in particolare da consigliarti perchè come vedrai tu stesso, non ti sarà difficile trovarne una; ti raccomando di fare particolare attenzione ai divieti di balneazione: il comune è particolarmente rigoroso nel farli rispettare. Di questo lago, tra i meno famosi della Lombardia, devi assolutamente provare la passeggiata del ponte di legno; porta con te una macchina fotografica e goditi il momento.

Per mangiare qualcosa di buono ti consiglio Osteria da Jerry, con menù alla carta sia per celiaci che per vegetariani.

Il consiglio di lettura per questi due laghi, non può che essere … E venne chiamata due cuori di Marlo Morgan, in onore dei due laghi così simili ma così diversi.

3. Lago di Alserio

Lago di Alserio

Questo lago è piuttosto particolare. Se prima ho ironicamente definito eterozigoti il lago di Monate ed il lago di Comabbio, per rimanere in tema di parallelismi con la”Biologia”, siamo davanti ad un caso di scissione cellulare: il lago di Alserio era anticamente collegato al vicino lago di Pusiano formando assieme un unico bacino conosciuto come “Lago Eupili ”.

Raggiungere le sponde del lago Alserio è semplicissimo ed il parcheggio a pagamento disponibile vicino al bar, è veramente ampio. Purtroppo questo lago, a differenza di altri in Lombardia, non è balneabile ma sulla sue rive è possibile svolgere diverse attività interessanti come il giro sulla barca elettrica chiamata “Amicizia” (o il noleggio di altre imbarcazioni) e piacevoli passeggiate lungo il vicino Bosco della Buerga (2,5 km circa).

Il lago di Alserio è un luogo perfetto per passare una domenica coi bambini per via delle sua ampie ed erbose coste che puoi apprezzare, portando con te una buona coperta da tasca, abbinando un momento di relax ad una buona lettura come: Racconti di viaggio. Racconti di vita di Milka Gozzer.

4. Lago di Segrino

Lago del Segrino

Questo lago ha un curriculum di tutto rispetto: totalmente sconosciuto al turismo di massa e vincitore del premio “Lago più pulito d’Europa” (anche se di questo premio, non ho trovato traccia da nessuna parte. Che sia solo del buon Marketing per rilanciare il luogo? Mi piace pensare di aver cercato io in modo poco approfondito).
Potrei fermarmi qui, sapendo di averti già convinto ma voglio esagerare: il lago del Segrino è talmente bello che nei primi anni dell’800 durante il suo “Vojage dans la Brianza“, lo scrittore francese Henri Beyle conosciuto con lo pseudonimo Stendhal,  lo paragona ad uno smeraldo.

Il lago è circondato da una piacevolissima ciclo-pedonale che, per la sua ridotta estensione (appena 5km), ritengo essere un paradiso per i runner che vogliono allenarsi in mezzo alla natura ed in sicurezza. Da questa ciclo-pedonale è possibile collegarsi alla ciclovia dei laghi della Lombardia. Essendo le acque del lago Segrino balneabili, è possibile immergersi dalle tante calette lungo la ciclabile o affidarsi all’attrezzatissimo lido dove è possibile noleggiare paddle, pedalò, e kayak. Generalmente non amo toccare il fondo dei laghi a piedi nudi, non che ci sia qualcosa di male ma preferisco portare con me queste.

Dove parcheggiare non è assolutamente un problema, ci sono almeno 3 grandi parcheggi attorno a questo lago:
Area di sosta adiacente al Lido
– Ingresso della ciclo-pedonale (Zona B&B La Corte del Segrino)
– Lungo la via della ciclo-pedonale del Segrino

La lettura consigliata per questo lago è Il limite che non c’è. Dall’Italia a Capo Nord correndo di Andrea Toniolo. Non dimenticarti di assaggiare il dolce tipico di queste zone: il Pan Mej, un tipico dolce brianzolo a base di farina, uova e fiori di sambuco.

5. Lago di Pusiano (o lago di Casletto)

Lago di Pusiano

Un lago completamente balneabile sulle cui coste nascono tante piccole spiagge libere. Su tutti, ti consiglio due accessi: il parcheggio a pagamento sul lungolago dal lato di Bosisio Parini (dove è possibile salire a bordo dell’ecobattello elettrico “Vago Eupili” con le guardie ecologiche volontarie del Parco valle Lambro pronte a guidarti nella scoperta della biodiversità di questo angolo di Lombardia), oppure il piccolo parcheggio a pagamento che porta direttamente sulle spiagge libere del lago di Pusiano.

Se ami l’adrenalina, proprio sul monte Cornizzolo che vigila sulle tranquille acque del lago, è possibile cimentarsi nel volo con parapendio.
Il lago di Pusiano, che è sicuramente tra i laghi meno conosciuti e meno affollati della Lombardia, è un vero angolo di paradiso: un luogo silenzioso dove la parola chiave è relax. Riesci ad immaginare qualcosa di meglio rispetto a galleggiare su una poltrona gonfiabile, sorseggiando una bibita fresca e leggendo un libro a tema viaggio? Prova… Mi dirai!

6. Lago Moro
Lago Moro

Ci spostiamo ora in direzione Brescia, scivolando tra le sinuose curve del maestoso lago d’Iseo per accompagnare il fiume Oglio nel suo incessante scorrere. Siamo nella verde e rigogliosa Valcamonica, una delle vallate più estese delle Alpi orientali della Lombardia, sotto lo sguardo vigile di due dei valichi più iconici per i motociclisti ed i ciclisti lombardi: parliamo del passo del Tonale ed il passo del Gavia. Se il Segrino è stato definito uno smeraldo, questo lago voglio unilateralmente definirlo una piccola perla tra i laghi meno conosciuti (dai milanesi…) e meno turistici della Lombardia. Il lago Moro è balneabile ed è raggiungibile in tre modi:
– In bici lungo la Ciclabile della Valcamonica
– In autobus
– In auto

Prima di raggiungere questo lago in auto, è bene considerare che il parcheggio principale si riempie già dalle prime ore della mattina. Se lo dovessi trovare pieno, non scoraggiarti! Facendo il giro del lago a piedi ho notato che molte persone parcheggiano in quest’altro parcheggio, poco più distante ma ben collegato alla spiaggia. Le attività che puoi fare qui sono molteplici: noleggio kayak, pedalò, Stand Up Paddle, Mtb e passeggiate a cavallo ma l’attività più appagante, resta sicuramente un bel tuffo nelle acque blu di questo lago. Molto piacevole il piccolo “trekking” per metà tra i boschi e per metà su strada che circonda il lago e che permette di apprezzare questo piccolo angolo di natura da punti sopraelevati e panoramici (i cartelli indicano 50 minuti, ma credo siano fin troppo generosi).

Non troppo distante dal lago Moro ci sono le inusuali piramidi di Zone, un’attrazione naturalistica che vale veramente una sosta per via della sua unicità. Se invece ti piace l’idea di camminare sui monti in compagnia di tenerissimi alpaca, ti segnalo Agriturismo El Dos del Bec. Consigli culinari? Nella zona d’Iseo si mangia molto bene, personalmente ho un meraviglioso ricordo di “Il Paiolo” che prende il suo nome dal tipico pentolone dove si prepara la polenta.

Il consiglio di lettura per questo lago è Sulle strade del Kenya. Una mzungu tra le contraddizioni dell’Africa di Diana Facile

7. Lago di Endine

Lago di Endine

Per scoprire questo Lago minore della Lombardia bisogna rivolgere lo sguardo verso Bergamo, nella parte più centrale della Val Cavallina. Sulle sponde del lago di Endine si respira un’atmosfera particolarmente rilassata, al punto che avrei voluto conoscere almeno una delle pratiche fisiche dello Yoga o qualche movimento del Tai chi chuan per godere a pieno di questa ritrovata pace (il consiglio di lettura per questo lago non può che essere Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani). Non tutti cercano la tranquillità della valle per nutrire lo spirito, qualcuno preferisce approfittare delle comode aree attrezzate con tavoli di legno per sfoggiare la propria griglia da campeggio e mangiare in compagnia di amici e familiari.

Se la grigliata dovesse prolungarsi e sentissi la necessità di bruciare un po’ di calorie, puoi approfittare del piacevole lungolago che collega Spinone al Lago e Monasterolo del Castello con una passeggiata di circa 30 minuti oppure dedicarti al giro completo del lago a piedi, un’impresa ben più impegnativa non tanto per la difficoltà tecnica ma per il tempo necessario a concludere il percorso ad anello (circa 3 ore).

In questo link ti lascio il sito ufficiale della valle con l’elenco e le descrizioni di tutte le spiagge balneabili del lago di Endine, così da poter scegliere l’area più adatta alle tue esigenze o quella più vicina ai noleggi di kayak, pedalò e barchette a remi. Data la sua forma allungata, considero questo lago minore della Lombardia tra i più piacevoli da percorrere a bordo di un kayak (torno a consigliarti vivamente una sacca roll e delle scarpe da sport acquatici).

Poco distante da qui, c’è un altro lago che puoi visitare: Lago di Gaiano, il lago più piccolo che puoi raggiungere in Lombardia rimanendo a bassa quota.

8. Lago di Carona

Lago di Arona

Questo lago meno conosciuto della Lombardia rimarrà con molta probabilità, una magnifica esperienza per pochi. A differenza degli altri laghi presenti in questa piccola guida, per raggiungere il Lago di Carona bisogna salire a quota 1110 metri, nel cuore dell’alta Val Brembana. Nonostante le acque balneabili, l’abbondante spazio per una rilassante tintarella estiva e i punti di ristoro ben organizzati, non riesco a vedere questo lago come un semplice luogo in cui passare un fine settimana lontano dalla città. Sarà la bellezza del paesino di Carona che si stringe attorno a questo pittoresco bacino artificiale o saranno i numerosi trekking che da qui si snodano in scenari da cartolina ma credo fortemente che questo sia un luogo in cui cercare del romanticismo, alimentare la complicità o ritrovare un’intesa perduta.

Per raggiungere questo lago minore non si passa da una strada a scorrimento veloce, il parco delle Orobie bergamasche è un invito alla lentezza, a guardare dal finestrino durante tutto il tragitto. Questo non è il luogo in cui venire semplicemente a fare un tuffo rinfrescante, è un’esperienza da vivere con il giusto rispetto.

Il consiglio di lettura per questo luogo è Strade blu di William Least Heat-Moon

Ora conosci anche tu i laghi minori della Lombardia

A volte mi distraggo e mi lascio convincere che le cose siano semplicemente così, come le ho sempre viste. Prendendo una cartina della Lombardia ad esempio, è facile concentrare lo sguardo sui “soliti 4 laghi” e arrendersi all’idea che se si vedono “quelli” e tutti parlano di “loro“, allora non ci sia altro da vedere o da cercare. Quante risate si farebbero i grandi esploratori del passato se solo potessero vederci; quello che per secoli è stato un mestiere rischioso e pieno di insidie oggi può essere fatto da chiunque, comodamente da casa e con uno zoom sulla cartina di Google Maps.

Ora che anche tu hai scoperto questi laghi meno conosciuti della Lombardia, non perdere l’occasione di visitarli ed apprezzarli per le loro caratteristiche. Io ti auguro una piacevole avventura e ti ricordo che se hai scoperto un luogo nuovo, il miglior modo per farmelo sapere è condividere con un amico il link di questa guida.

Articolo di Andrea “Thriss” Lamonica


 

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