Copertina del libro "Il limite che non c’è. Dall’Italia a Capo Nord correndo" di Andrea Toniolo
Copertina del libro "Il limite che non c’è. Dall’Italia a Capo Nord correndo" di Andrea Toniolo

I libri di viaggio che raccontano le esperienze di chi ha lasciato la propria quotidianità per inseguire un sogno e per ritrovare la propria libertà sono tantissimi, ma pochi sanno entrare davvero nel profondo delle emozioni che spingono a una scelta così coraggiosa. Il limite che non c’è. Dall’Italia a Capo Nord correndo di Andrea Toniolo riesce a farlo. In questo libro, con una semplicità spiazzante, l’autore racconta la sua vita da calciatore e da appassionato motociclista, gli incidenti che lo hanno costretto a letto per diversi mesi e il desiderio di ripartire con la propria vita in maniera diversa, più autentica e positiva.

“È arrivato il momento di smettere di sognare con gli occhi chiusi iniziando a vivere con gli occhi aperti.”

Ricominciare

Forse è solamente quando la vita ci pone davanti a ostacoli apparentemente insormontabili o quando qualcosa di inaspettato mette in discussione tutto quello che avevamo costruito fino a quel momento che iniziamo davvero a porci domande su noi stessi e sul nostro modo di vivere. Forse è solo quando siamo costretti a fermarci o quando non siamo più realmente in grado di continuare che sentiamo la necessità di ripartire e di farlo in maniera totalmente diversa dal passato.

Andrea Toniolo era un calciatore innamorato dello sport e delle moto. Nel 2012 prima un infortunio sul campo e poi un grave incidente sulla strada lo costringono a trascorrere diversi mesi a letto. La reazione più semplice è quella di lasciarsi andare alla commiserazione e di piangersi addosso, ma Andrea Toniolo non è quel genere di persona. Andrea è uno sportivo. Andrea è un combattente. Durante quei lunghi mesi a letto, abbandona lo sconforto iniziale e inizia a pensare al futuro.

Le domande che gli balenano in mente sono tantissime: pensa alle occasioni mancate del passato, alla sua felicità, riflette su sé stesso e non vede l’ora di ricominciare. Ricominciare, però, non vuol dire tornare alla quotidianità di prima: ricominciare per Andrea Toniolo significa iniziare da capo.

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Correre per stare meglio e ritrovare sé stessi

Dopo lunghi mesi trascorsi a letto, tra il dolore e l’inedia, Andrea non ha solamente voglia di tornare a camminare e a uscire: il giovane di Galliera Veneta ha voglia di correre. Nonostante le preoccupazioni di amici, genitori e della sua fidanzata Anna, Andrea sceglie la corsa per ripartire da sé. Correre significa rimanere a lungo con i propri pensieri, ma anche iniziare a percepire davvero il proprio corpo, a dialogarci e, soprattutto, a rispettarlo. Correre significa misurarsi con il proprio fisico, con la propria resistenza e le proprie possibilità.

La scelta di Andrea diventa il modo migliore che ha per riscattarsi non solo dai lunghi mesi trascorsi a letto, ma anche per ritrovare letteralmente sé stesso. Come nella vita, anche nella corsa, è solo quando si riesce a prendere consapevolezza dei propri limiti che si può tentare di osare un po’ di più. Senza ascoltarci, senza lasciare a noi stessi la possibilità di capire come siamo fatti e di scegliere per cosa lottare, allora difficilmente potremo davvero arrivare a essere felici.

Il racconto di Andrea continua allenamento dopo allenamento. Leggendo si percepiscono i suoi sforzi, ma anche le soddisfazioni che arrivano con le prime gare. Il desiderio di cambiamento e la voglia di iniziare una vita diversa, però, non sono ancora stati saziati. Andrea, infatti, vuole di più. Vuole lanciarsi in una folle avventura, vuole sentirsi vivo.

Il limite che non c’è. Dall’Italia a Capo Nord correndo

Il 19 Aprile 2015 il ragazzo di Galliera Veneta parte per un’impresa che ha tutta l’aria di essere un colpo di testa, una vera e propria follia. Andrea, con un carretto al seguito, parte di corsa alla volta di Capo Nord! Dopo 84 giorni e circa 4300 km, Andrea raggiunge la meta.

L’emozione che regala questo libro non è legata alla semplice felicità di sapere che l’autore riesce nella sua impresa nonostante l’iniziale titubanza di molti. Non è neanche la semplice fascinazione di un’avventura tanto folle quanto invidiabile. Il segno che questo libro lascia è più profondo: è legato al fatto che Andrea descrive lo sforzo dell’impresa, gli allenamenti necessari e lo stile di vita adottato.

Il gesto dell’autore non è improvvisato. Non ha niente a che vedere con l’idea del “Mollo tutto e cambio vita”. La sua avventura è frutto di una riflessione, di una lunga e difficile preparazione, di mesi e mesi di sacrifici. Ecco, è questo il messaggio che rimane ancorato al cuore. Tutto si può fare, ma per farlo bene bisogna procedere per gradi, bisogna valutare il rischio ed è necessario mettere in conto l’imprevisto. Andrea ha scelto di correre per ricominciare, ha adottato uno stile di vita diverso e ha dimostrato a sé stesso e agli altri che il limite non c’è. Basta impegnarsi.

Recensione di Selene Scinicariello.

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