Copertina del libro "Le vette degli immortali” di Goretta Traverso Casarotto
Copertina del libro "Le vette degli immortali” di Goretta Traverso Casarotto

Se ogni paesaggio ha un’anima, quello della Cina è indubbiamente rappresentato dalla montagna, un elemento naturale carico di significati, simboli, culti e leggende, che racchiude tutto il fascino di un paese fortemente plasmato da un rapporto con la natura che ha influenzato persino la politica. Ecco perché Le vette degli immortali , dell’ autrice Goretta Traverso , è un libro perfetto per scoprire una Cina inedita, raccontata con passione, grazie a un incredibile lavoro di ricerca.

L’IRRESISTIBILE RICHIAMO DELLA MONTAGNA

Prima di iniziare a leggere il libro di Goretta Traverso , quello che mi aspettavo era il classico racconto di viaggio, grazie al quale avrei potuto gustare l’ebbrezza di scalare quei mitici giganti naturali che richiamano ogni anno in Cina gente da tutte le parti del mondo.
Pagina dopo pagina, invece, mi sono trovata catapultata indietro di migliaia di anni, alle prese con lotte imperiali, alti funzionari, potenti divinità e rituali segreti e antichissimi. Quello che infatti Le vette degli immortali racconta, non è tanto il viaggio della protagonista, quanto tutto il patrimonio naturale, spirituale, religioso e politico che ha trasformato le imponenti catene montuose della Cina in quei luoghi che attraggono ogni anno migliaia di turisti da ogni dove, i quali puntualmente si mischiano a coloro che sono soliti recarsi lì per compiere lunghi e impegnativi pellegrinaggi.

Un richiamo irresistibile, al quale ognuno risponde per esigenze diverse: c’è chi è attratto dal rischio di questi sentieri, non sempre sicurissimi, che toccano altezze vertiginose, ma che in cambio regalano panorami mozzafiato; c’è chi va per rispettare una promessa o compiere una sorta di rito di espiazione o per trovare una sorta di illuminazione; e poi c’è chi va per il gusto di assaporare la suggestiva atmosfera di quei luoghi, carichi di sacralità e leggende.

“Queste montagne erano concepite sia come un sistema politico, perché demarcavano lo spazio cinese, sia come un sistema religioso, giacché mediante i sacrifici si rinnovavano le alleanze con i signori locali e con le loro potenti divinità.”

VIAGGIO FRA I CINQUE PICCHI SACRI

Grazie alla puntuale ricostruzione socio-storica fatta dall’autrice scopriamo che, secondo un’antica rappresentazione cosmogonica dell’universo, il regno celeste necessitava di un sostegno per non crollare e i pilastri che potevano assolvere questo compito erano proprio 5 particolari montagne, che assicuravano stabilità all’universo.
Proprio per questo e anche per la loro posizione, perfetta per delineare la geografia imperiale, tanti anni fa quelle 5 montagne smisero di essere delle comuni catene montuose e divennero i cosiddetti Cinque Picchi Sacri: montagne alle quali venne assegnato il ruolo di custodi dell’ordine cosmico, ma anche il luogo dove verranno costruiti molti templi taoisti e buddisti e che per questo diventerà meta di continui pellegrinaggi popolari. A consacrare del tutto la loro natura divina, e politica al contempo, saranno poi anche gli importantissimi sacrifici imperiali al Cielo e alla Terra, che proprio su quelle vette avevano luogo.

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UNA DONNA ALLA SCOPERTA DELLE SACRE MONTAGNE CINESI

Goretta Traverso, l’autrice del libro , sarà di certo più nota a chi già si muove nell’ambito dell’alpinismo. Fu lei, infatti, la prima donna a raggiungere la vetta di una montagna di 8000 metri, anche se probabilmente è più famosa per essere moglie del noto alpinista Renato Casarotto.
Nel mio caso però, non avendo io nulla a che fare con l’alpinismo, l’ho amata più per il lavoro pazzesco di ricerca e approfondimento, che l’ha portata a dare alla luce un libro come Le vette degli immortali .

Il libro ha carattere più divulgativo che narrativo, ma questo non lo rende assolutamente noioso, perché estremamente ricco di dettagli molto interessanti su diversi aspetti del popolo cinese. Pagina dopo pagina, infatti, avrai la possibilità di godere di un viaggio tra passato e presente, all’insegna di miti e leggende.

Di pagina in pagina avrai la possibilità di conoscere le gesta epiche delle diverse dinastie, l’affascinante simbologia, le secolari credenze religiose, i racconti mitici e i princìpi alchemici che hanno fatto delle montagne cinesi, quei luoghi incredibilmente suggestivi, che hanno plasmato la religiosità, ma anche il volto dei diversi imperi che si sono susseguiti negli anni.
Fin dagli albori, infatti, nella cultura cinese le montagne sono state considerate delle potenze naturali tali da essere considerate divinità esse stesse: la loro vicinanza al cielo, non a caso, le ha portate ad essere considerate i grandi pilastri della Volta celeste, nonché dimora di esseri divini.

Diciamo che leggere un libro come Le vette degli immortali è come guardare una delle puntate più coinvolgenti di Alberto Angela, dove non si può che restare meravigliati davanti alle descrizioni delle architetture mozzafiato di scalinate verticali a strapiombo, leggendo della solennità dei diversi templi, delle pagode, degli archi e degli stupa disseminati a diverse altitudini.

Molto interessanti anche quei passaggi del libro dove si racconta lo svolgimento dei diversi pellegrinaggi, le tappe tradizionali che affrontano i locali, la descrizione dei panorami quasi cinematografici, come quello che si può ammirare durante il sorgere del sole dal picco del monte Tai e i rituali che la gente mette in atto, rievocando tradizioni millenarie.

Recensione di Gabriella Ferracane

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