Copertina del libro "Medallo. Cronache e racconti dalla città dell’eterna primavera” di Alessio D’Addazio
Copertina del libro "Medallo. Cronache e racconti dalla città dell’eterna primavera” di Alessio D’Addazio

“Medallo. Cronache e racconti dalla città dell’eterna primavera” è un viaggio nella Colombia più autentica. Un libro che parla di Medellín, la città colombiana dell’Antioquia, ricordata da molti per “essere la città” del narcotrafficante Pablo Escobar. Ma Medellín, per fortuna, non è solo questo, e Alessio D’Addazio ce lo dimostra, accompagnandoci, passo per passo, alla scoperta della “città dell’eterna primavera” e della sua meravigliosa gente.

“Non so spiegare il perché ma sapevo che Medellín non sarebbe stata la classica città da spuntare nella lista di quelle conosciute. Impatto emotivo devastante, empatia, interazione con le persone, fin dal primo istante ho sempre avuto la sensazione che in questa grande metropoli colombiana qualcosa sarebbe accaduto, qualcosa di bello, di irripetibile e di emozionante”

“Medallo. Cronache e racconti dalla città dell’eterna primavera” di Alessio D’Addazio

Questo libro è un viaggio alla scoperta di Medellín, la città dell’Antioquia, alla scoperta della storia e della cultura locale.

L’autore riesce a trasportare il lettore per le strade di Medellín, facendogli vivere “quasi in prima persona” le sue esperienze, e trasmettendogli il proprio amore per questa città.

Alessio D’Addazio racconta la sua permanenza a Medellín tra il 2017 e il 2019 attraverso la narrazione di tanti racconti. Ci porta alla scoperta della “città dell’eterna primavera” raccontandocene la storia e, soprattutto, descrivendo i suoi quartieri e la sua gente.
Definendosi “viaggiatore emozionale”, D’Addazio punta molto su quell’infinita umanità che ha ritrovato negli incontri che l’hanno segnato in maniera indelebile. Dal tassista di Aranjuez al ballerino del Parque Arví, dai venditori ambulanti del centro storico ai ragazzi della Tribuna Sur, dalla famiglia di Doña Alejandra della Comuna 13 alle persone conosciute lungo le strade di Antioquia e dell’Eje Cafetero, fino ad arrivare a René Higuita e a un grande amore.

Con le sue parole, l’autore riesce ad esaltare, con mirabile maestria, l’umanità, la storia a tratti dolorosa, la cultura e l’ospitalità festosa dei personaggi incontrati a Medellín.

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Stile e struttura di “Medallo. Cronache e racconti dalla città dell’eterna primavera”

A tratti impostato come un diario di viaggio, “Medallo” accompagna il lettore in un lungo viaggio alla scoperta di Medellín e dei suoi splendidi dintorni. Alessio D’Addazio ne traccia una precisa descrizione dando voce ai tanti personaggi incontrati, senza dimenticare tradizioni e leggende, arte e musica, sport, costume e letteratura. Un testo, quindi, che riesce a svelare la vera anima di Medellín: sognatrice, romantica, e sempre in grado di ammaliare con i colori e i profumi della sua eterna primavera.

Non mancano cenni di storia antica, ma soprattutto crudi resoconti della difficile situazione vissuta negli anni relativamente più recenti. L’eterna primavera che diviene l’eterna guerra, con le azioni dal cartello della droga più famigerato al mondo. Una violenza spietata che tocca corde profonde dell’animo. Perché questi terribili episodi vengono raccontati dalla voce di chi li ha vissuti sulla propria pelle con una naturalezza spiazzante; l’autore stesso, ricorda “sono rimasto più colpito dalla naturalezza con le quali me le raccontavano che dalle storie stesse, e questo perché alla fine ci si abitua a tutto, anche alla violenza, e a queste latitudini ne hanno vista parecchia, quasi da restarne indifferenti”. Ed ancora “Medellín è un posto magico perché è una di quelle città che ha il potere di farci capire quanto piccoli siano i nostri problemi”.

Medellín e i suoi paisas

Oltre che le meraviglie dei luoghi, “Medallo” racconta la forza della sua gente e la loro bellezza intrinseca. D’Addazio sostiene che il vero arricchimento spirituale deriva da uno scambio culturale, e infatti, così afferma “da ogni posto in cui sono stato ho sempre preferito riportare il ricordo di qualcuno piuttosto che di qualcosa e in tal senso il centro storico di Medellín è una fucina da cui attingere a piene mani”.

La maggior parte degli abitanti di Medellín sono paisas. Tradizionalisti, solidali, educati, accoglienti e grandi lavoratori, i paisas non si stancano un attimo di dimostrare l’amore per la propria terra e le proprie tradizioni. Sono persona genuine, solari ed estremamente accoglienti, che trasmettono calore umano e solidarietà. Mai disdegnano di regalare sorrisi e dispensare racconti.

In questo libro, Alessio D’Addazio cede spesso la parola ai diretti protagonisti. “Sono un signor nessuno che trova nell’ascoltare le persone e nel confronto culturale la sua energia e che vive empaticamente tutto questo, lasciandosi trasportare dalle emozioni. Medellín in questo senso è una miniera, la sua gente, i suoi quartieri e le sue strade hanno voglia di parlare e di raccontare il loro vissuto molto spesso drammatico, bisogna solo saper toccare le corde giuste e lasciarsi andare senza preconcetti perché la città dell’eterna primavera è così, una miscela di musica e magia”.

Perché leggere “Medallo. Cronache e racconti dalla città dell’eterna primavera”

Scorrevole e piacevole, ma al tempo stesso ben approfondito nei punti giusti, “Medallo” è un libro snello ma ricco di contenuti.
Ovviamente perfetto per chi ama viaggiare, questo libro è dedicato anche ai lettori curiosi, che hanno sempre voglia di informarsi, conoscere ed esplorare realtà e culture diverse.

Ideale anche per chi ha voglia di approfondire la storia di quegli anni bui, violenti e spietati che tracciarono un solco indelebile nella storia della città e che sono riconducibili alla figura di Pablo Escobar, il Re del narcotraffico.

Ed infine, grazie all’abilità dell’autore di aver saputo descrivere le particolarità di un Paese lontano, senza mai cadere in stereotipi e banali luoghi comuni, “Medallo” può anche diventare una sorta di guida turistica per tutti gli appassionati dell’America del Sud. Invogliati dalle parole di Alessio, questi possono infatti decidere di programmare un viaggio proprio a Medellín. Nel testo non mancano accurate descrizioni di vie e quartieri, chiese e monumenti, locali e ristoranti, tutti corredati da specifiche ed utilissime indicazioni su come poterli raggiungerle.

Recensione di Federica Ermete

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