Copertina del libro
Copertina del libro "#Vagabondingirl: Come girare il mondo lavorando in cambio di vitto e alloggio” di Stefania Conte

Un libro veloce, di facile lettura, pieno di aneddoti curiosi e informazioni utili: #Vagabondingirl di Stefania Conte è un libro di viaggio adatto a chi sogna una vita diversa dal “normale” e la possibilità di viaggiare a tempo indeterminato senza necessariamente spendere una fortuna.

“Questi mesi passati in giro per il mondo mi hanno arricchita di esperienze, di energia, di emozioni e di voglia di fare, voglia di condividere la felicità che può dare un viaggio di questo tipo. Mi piacerebbe sapere di avervi fatto assaporare la libertà che si prova quando si viaggia soli.”

#Vagabondingirl di Stefania Conte: viaggiare come stile di vita

Il concetto di vagabonding, portato alla ribalta principalmente dal libro omonimo di Rolf Potts, è piuttosto familiare a tutti i lettori-viaggiatori; vagabonding è l’arte di viaggiare a tempo indeterminato. Viaggiare senza un biglietto di ritorno; viaggiare senza programmi troppo precisi e pianificazioni troppo stringenti; viaggiare seguendo il ritmo imposto da noi stessi e da ciò che il mondo ci riserva giorno per giorno.

#Vagabondingirl di Stefania Conte riprende un po’ questo concetto, e lo declina in mille sfumature (non sempre e necessariamente al femminile). Manuale ricco di consigli preziosi, autobiografia, raccolta di aneddoti e racconti di viaggio: #Vagabondingirl è tutto questo, in un libro non troppo lungo, molto piacevole da leggere per vagare verso mondi lontani ed esperienze insolite. Il nucleo dello stile di viaggio di Stefania Conte è la possibilità di viaggiare bene, ma low cost. È una cosa possibile e, anche se molti hanno qualche dubbio, Stefania dimostra il contrario: “purtroppo però secondo l’italiano medio, viaggiare è sinonimo di ampie possibilità economiche, di bella vita, ecc. ecc. Ma il più delle volte si tratta di priorità: se possiedi una TV HD da cinquanta pollici, l’abbonamento a diversi canali satellitari e tutti i vari dispositivi informatici appena usciti sul mercato, non è che non puoi permetterti le ferie, è che forse non hai indirizzato bene le tue risorse”.

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Couchsurfing e Workaway: gli strumenti di Stefania

#Vagabondingirl di Stefania Conte parte da un presupposto: Stefania compie 50 anni e, per l’occasione, desidera regalarsi il sogno di una vita, quello di fare il giro del mondo. La sua mentalità da risparmiatrice (o meglio, da chi ha scelto il viaggio come priorità) la porta a optare per due stili di viaggio che le permettano di spendere meno soldi possibile e, allo stesso tempo, di avvicinarsi alla cultura dei luoghi che visita.

Il libro, infatti, inizia con una serie di consigli utili e di racconti di aneddoti e curiosità, tutti legati alle esperienze di Stefania con Workaway e Couchsurfing. “Con Workaway poi si partecipa attivamente alla vita degli abitanti del luogo che si visita, ed è un modo per percepire a fondo un paese cambiando il punto di vista, ovvero non più quello da semplice turista”: così Stefania spiega Workaway, un programma di scambio che permette ai viaggiatori di essere ospitati in cambio non di denaro, ma di un aiuto in casa di qualsiasi tipo. Con Couchsurfing l’ospitalità è ancora più pura: molte persone nel mondo mettono a disposizione un divano o un giaciglio ai viaggiatori, in cambio di… beh, magari solo una cena cucinata dall’ospite, o una birra in compagnia.
È in questo modo che #Vagabondingirl di Stefania Conte raccoglie tantissime esperienze di viaggio curiose e spesso anche divertenti: Brasile, Caraibi, California, Hawaii, Nuova Zelanda, Australia, Capoverde…

Una vita in viaggio, e il viaggio che diventa vita

“Non ci crederete, ma in giro per il pianeta c’è tantissima gente cortese e disponibile”. Questa è una delle tante cose che Stefania ha imparato durante i suoi viaggi; ad avere fiducia delle persone che la ospitano e con la quale condivide piccoli grandi pezzetti di vita.
Ma il viaggio insegna molto di più, e diventa quasi come la vita stessa; in #Vagabondingirl, Stefania Conte racconta anche i suoi primi 50 anni di vita, quelli che precedono il grande giro intorno al mondo; anche quei 50 anni, in qualche modo, sono stati un continuo viaggio. Dalle esperienze giovanili ai viaggi dall’altra parte del mondo, dal trasferimento in Sardegna alla partenza in compagnia del figlio, ai racconti tra Berlino e Isole Canarie, Stati Uniti e Indonesia, Panama, Bahamas e oltre; fino ad arrivare alle ultime righe del libro, in cui Stefania racconta di come il viaggio e l’amore, finalmente, coincidano: “Che strano il destino. Mi son lasciata trasportare dagli eventi ed ho seguito i segnali che mi sono arrivati, e senza nemmeno accorgermene ho preso la strada giusta per far sì che si avverasse il mio sogno nel cassetto: navigare con l’uomo della mia vita”.
Viaggio, vita e amore si intrecciano: tutto nasce dalla voglia di darsi una possibilità. La possibilità di vivere in libertà, di viaggiare senza pregiudizi, di assecondare ogni evento, di non aver paura del cambiamento, e di lasciarsi sorprendere ogni giorno.

Recensione di Agnese Sabatini

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