I laghi del Piemonte
Scopri i laghi del Piemonte con la nostra guida insolita. Foto di viaggichemangi.com

Torino e il Museo Egizio, le Langhe e il vino, Sestriere e le piste da sci. Queste cose le sanno già tutti e fortunatamente quella che stai per leggere è una guida al Piemonte davvero insolita. A guidare questo itinerario, infatti, sarà una costante: la presenza dei laghi.

Tramite questo percorso alternativo, ti accompagnerò alla scoperta di un angolo di Piemonte tutto da esplorare attraverso mete meno conosciute, perle nascoste ed esperienze uniche.

Ivrea e gli antichi laghi morenici

Importante polo industriale del XX secolo, Ivrea lega il suo nome alla grande fabbrica della Olivetti sulle cui tracce oggi è possibile incamminarsi lungo un percorso di archeologia industriale che di fatto è il MAM, un vero e proprio museo a cielo aperto.

Molto tempo prima che le macchine da scrivere facessero la loro comparsa, però, a Ivrea venne scritta un’altra pagina di Storia: Re Arduino, nell’anno 1000, fondò il Regnum Italicum, quello che possiamo definire come un vero e proprio abbozzo di quello che, diversi secoli dopo, divenne il Regno d’Italia.

Questa storia è nota solo a pochi dei turisti che passano (frettolosamente) da Ivrea. Visitatori che forse assaggiano la Torta Novecento senza sapere che in città è una vera leggenda e che la sua ricetta è ancora oggi un mistero. Turisti che non sempre sono a conoscenza del fatto che nei dintorni della città del Carnevale delle arance si aprono alcuni dei laghi più affascinanti del Piemonte.

Stiamo parlando dei 5 laghi dell’Anfiteatro Morenico, una zona abitata sin dalla Preistoria dove oggi si possono intraprendere cammini rilassanti in mezzo alla natura. Tra il Lago Sirio, il Lago San Michele, il Lago Pistono, il Lago di Cascinette e il Lago Nero non ci sono solo boschi, ma anche incredibili luoghi dove la natura sembra intrecciarsi con il mistero. Hai mai sentito parlare delle Terre Ballerine? È qui che il terreno si trasforma in un vero e proprio materasso. Prova a saltare e poi fammi sapere quanti rimbalzi sei riuscito a fare!

Non lontano da Ivrea c’è un altro lago, anche questo di origine morenica e anche questo caratterizzato da una natura rigogliosa e da luoghi affascinanti decisamente poco conosciuti.

Mi riferisco al Lago di Viverone.

Perché ti consiglio di venire fin qui? Per visitare il Castello di Roppolo, ad esempio, dove si aggira inquieto il fantasma del Conte Bernando di Mazzè, murato vivo all’interno delle sue mura qualche secolo fa e per mangiare nel mio agriturismo preferito, il Casale Veneria (adatto solo ai NON vegani!), dove padre e figli ti accoglieranno come fossi uno di famiglia e ti offriranno uno dei più buoni vitel tonné di sempre.

Leggende e golosità sul Lago d’Orta

Isola di San Giulio, foto di viaggichemangi.com
Isola di San Giulio, foto di viaggichemangi.com

Per continuare questo itinerario alternativo alla scoperta del Piemonte ti consiglio di spostarti di qualche chilometro da Ivrea per raggiungere il Lago d’Orta.

Questa è una destinazione decisamente più famosa rispetto alla prima che ti ho suggerito, soprattutto dopo che Antonino Cannavacciuolo è diventato un volto noto in TV e così i suoi piatti e il ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio.

Se, però, alle Stelle Michelin preferisci la tradizione popolare, allora devi recarti a Borgomanero per gustare il Tapulone. Pare che questo piatto, a base di polenta e asino, fu inventato dai 13 pellegrini che fondarono il borgo. Gli uomini stavano tornando da un pellegrinaggio all’Isola di San Giulio e i morsi della fame erano troppo forti per ignorarli: dovettero sacrificare il loro amato asino. La carne dell’animale, troppo stoppacciosa, fu tagliata in pezzi piccolissimi e stufata a lungo. Il piatto fu un successo, l’asino non morì invano e i pellegrini decisero di stabilirsi a Borgomanero fondando la città.

Questa non è l’unica leggenda che si narra da queste parti. La più celebre, infatti, si riferisce all’Isola di San Giulio. Pare che questa fosse un tempo abitata da mostri terribili che solo San Giulio riuscì a sconfiggere. All’interno della Basilica sull’Isola potrai ancora oggi ammirare una delle vertebre del drago che il Santo riuscì a battere!

Il Lago Maggiore e i suoi maestosi Palazzi

Non distante dal Lago d’Orta potrai visitare il Lago Maggiore.

Se le celebri Isole Borromee sono visitate ogni anno da numerosi turisti, non sono in tanti a conoscere il Sass da Preja Buja, misterioso sasso erratico e antico luogo di culto pagano, o la Grotta delle Fate all’interno della quale, si racconta, ogni 100 anni si apre un portale che permette di raggiungere un’altra dimensione abitata da fate e altri essere soprannaturali.

I luoghi da scoprire nei dintorni sono numerosi, ma se hai voglia semplicemente di divertirti e di provare emozioni forti, allora sali sul Monte Mottarone per una discesa con il bob… senza neve! Alpyland, infatti, è una pista da bob su rotaia lunga 1200 metri e con un dislivello di 100: pronto a tirare qualche urlo?

Un consiglio di lettura per scoprire un Piemonte inedito

Prima di concludere questo articolo mi fa piacere condividere con te un consiglio di lettura.

Se sei interessato a scoprire il Piemonte uscendo, però, dai soliti itinerari turistici, leggi Piemonte nascosto. 55 luoghi da scoprire e visitare di Roberto Bamberga. L’autore, infatti, saprà guidarti alla scoperta di una regione poliedrica, fatta di luoghi ancora sconosciuti.

Spero che questa guida (insolita) al Piemonte possa esserti utile a visitare una magnifica regione che ha davvero tanto da offrire, anche fuori dai percorsi già battuti.

Articolo di Selene Scinicariello.

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