Copertina del libro
Copertina del libro "Viaggio in Persia. Nel paese degli scià” di Silvia Tenderini

Leggere un libro come Viaggio in Persia , dell’ autrice Silvia Tenderini , è un modo per regalarsi un sogno di evasione tra i più affascinanti.
Ripercorrendo le orme di famosi viaggiatori e personaggi storici, l’autrice regala un ritratto dell’Iran capace di far innamorare chiunque, grazie a un’anima dal sapore leggendario e fiabesco, che affonda le sue radici in un passato ultramillenario, ma proiettato verso la contemporaneità.

“Ho scoperto che molti personaggi europei si sono recati in Persia, affascinati come me dalla sua cultura. Mi sono messa sulle loro tracce e ho viaggiato con loro per lunghi tratti. Ognuno ha dato il suo contributo al viaggio e al racconto.”

ALLA SCOPERTA DELLA CULLA DI ANTICHI POPOLI

Avere la fortuna di poter viaggiare nell’antica Persia, oggi denominata Iran, è un’occasione imperdibile, visto che parliamo di un luogo che è ancora fuori dalle rotte internazionali del turismo di massa e che quindi conserva un’anima autentica. Questo, però, non ha impedito il progressivo crescere di un forte interesse verso l’Iran, da parte di numerose persone, che ormai da tempo lo considerano una meta imperdibile.
Ecco perché ti consiglio di non perdere l’occasione di lasciarti stregare da questo luogo, anche solo attraverso la semplice lettura di un libro , come quello di Silvia Tenderini .

Leggere Viaggio in Persia mi ha dato la sensazione di poter vivere mille vite in una, tale è la ricchezza di civiltà e culture che hanno attraversato questo luogo. Se i luoghi potessero parlare e raccontare la propria storia, infatti, l’Iran racconterebbe di sicuro la memoria del mondo. Perché, come ci racconta Silvia Tenderini , l’Iran di oggi è la Persia di ieri che ha abbracciato la modernità; il sussurro di un passato glorioso il cui eco risuona in un presente meno poetico, ma comunque capace di ammaliare chiunque con il riverbero di antiche leggende e di solide tradizioni.
Già sull’aereo, infatti, poco prima dell’atterraggio a Teheran, l’autrice racconta di come le hostess invitino le donne a coprirsi il capo con un foulard, in segno di rispetto verso gli usi del luogo, dove le donne portano il chador.

Seguendo le tappe di Silvia, di pagina in pagina, la sensazione fortissima è proprio quella di essere in un luogo dove il passato è molto più di un semplice tempo che fu. In Iran il passato è Storia, la storia di una civiltà tra le più antiche al mondo e di una terra che è stata attraversata dai più grandi popoli dell’antichità: gli Assiri, i Babilonesi, i Medi, i Parti, i Sassanidi. La storia del grande impero persiano, fondato da Ciro il Grande e di Alessandro Magno, che lo distrusse.

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L’IRRESISTIBILE FASCINO DEL MEDIO ORIENTE

Quello che ho amato di Viaggio in Persia è che l’Iran viene raccontato anche attraverso gli aneddoti vissuti dall’autrice, i quali rendono perfettamente l’idea dell’atmosfera del posto e di come sia la gente che lo abita. Come quando già dalle prime pagine scopriamo la possibilità di essere piacevolmente sorpresi dal fortissimo senso dell’ospitalità degli iraniani, capaci di offrirti tè e biscotti su un vassoio mentre siedi in un parco.
Di contro, però, c’è anche un rigido conservatorismo, che può portarti a trascorrere intere giornate con un poliziotto in borghese intento a seguire ogni tua mossa.

In ogni caso nulla ha tolto all’autrice il piacere di scrivere pagine schiette e appassionate che trasmettono tutte le suggestioni di un luogo dove la bellezza è scolpita nella pietra millenaria dei siti archeologici, considerati tra i più belli e importanti al mondo; dove è impossibile non restare a bocca aperta, quando entri nelle moschee dalle luci ipnotiche e dall’architettura mozzafiato; dove puoi comprare un pezzetto di Storia, girando tra i vastissimi bazar che pullulano di tesori d’altri tempi.

Da Teheran a Shiraz, da Persepoli a Yazd, fino ad Isfahan, il viaggio che potrai fare, grazie al libro di Silvia Tenderini , sarà una continua scoperta, non solo di luoghi, ma anche di usanze e riti incredibilmente suggestivi, come quelli legati allo zoroastrismo, che avevano come luogo di culto le famose Torri del silenzio di Yazd. Non manca anche la narrazione dell’anima più politica e culturale di quella che fu la Persia, con pagine molto coinvolgenti sull’epoca delle invasioni, delle rivoluzioni, degli Scià e dei poeti immortali come Sa’di e Hafez.

LA PERSIA DI MARCO POLO E ALTRI GRANDI VIAGGIATORI

La cosa che ho apprezzato di più, della lettura di Viaggio in Persia , è che si tratta di un libro che non ha la classica struttura del diario di viaggio, ma racconta il viaggio dell’autrice intrecciandolo con le storie di antichi viaggiatori.
Una sorta di viaggio che contiene al suo interno altri viaggi che intersecano diverse epoche.
Quelle delle imprese nomadi di molti personaggi che sono stati in Persia e ne hanno segnato la storia: Marco Polo, Gengis Khan, Tamerlano, Ibn Battuta, Pierre Loti, Robert Byron, Annemarie Schwarzenback, Ella Maillard, Freya Stark e tanti altri. Così il racconto di ogni luogo lascia spazio anche la racconto dei viaggi di quei personaggi che sono stati importanti per quel posto e per la sua storia.

Recensione di Gabriella Ferracane

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