Vivere costantemente per aria, poter viaggiare da un Paese all’altro, conoscere tantissime persone, custodire i segreti dell’aereo… sì, ma la vita da assistente di volo com’è veramente? A sciogliere dubbi e curiosità ci pensa Calogero, un ragazzo italiano che è riuscito a coronare il suo sogno di lavorare come assistente di volo.
La storia di Calogero
“Sono Calogero, oppure Calogério per gli inglesi, Calohero per gli spagnoli, e così via… diciamo che ho un nome nuovo ogni giorno, in base ai colleghi con cui lavoro! Quindi, per facilitare un po’ tutti, mi faccio chiamare semplicemente Gero”.
Calogero ha 28 anni, è siciliano e viene dalla provincia di Agrigento: Racalmuto è il suo paese di origine, a neanche 25 chilometri di distanza dalla meravigliosa Valle dei Templi. Dal mare al clima piovoso dell’Irlanda è un bel salto… ma si fa questo ed altro per coronare i propri sogni di bambino, no? Infatti, da più di un anno Calogero vive a Dublino, dove lavora come steward per la compagnia di voli low cost più famosa d’Europa, Ryanair.
Eh sì: proprio di sogni stiamo parlando: “è da sempre stata la mia passione lavorare sugli aerei; tuttora, ogni volta che ne vedo volare uno sento le farfalle nello stomaco!”, ci racconta Calogero: non è una gran fortuna, nella vita, provare un così forte amore verso quella che si fa? Eppure, noi da Calogero vogliamo conoscere la vita da assistente di volo, coi suoi lati positivi e negativi…
Vita da assistente di volo: sospesi tra cielo e terra
Calogero ci racconta di sentirsi davvero un privilegiato a fare ogni giorno ciò che ama. Ma dai, qualche lato negativo della vita da assistente di volo ci sarà, no? Pare di sì: “le sveglie alle 3:30 di mattina per essere a lavoro alle 5:00; non avere una routine normale come la maggior parte delle persone; passare quasi tutte le feste principali come Natale o Pasqua lontano dalla famiglia, lavorando per far si che gli altri possano trascorrere le feste a casa”.
Già, effettivamente questo aspetto non dev’essere molto semplice: in quanto steward di volo, Calogero deve essere sempre pronto ad accogliere i passeggeri e a farli stare bene durante tutta la durata del volo. Un altro lato negativo che Calogero ci confida è l’impossibilità di fermarsi troppo a lungo nella destinazione di arrivo, senza avere il tempo di una visita un po’ più approfondita. Con Ryanair, poi, i voli sono a corto raggio e, quindi, la sera si torna sempre a dormire nel proprio letto. Questo non è di certo un male, anche se Calogero ci svela un suo piccolo sogno personale: “non ti nego che in futuro mi piacerebbe lavorare per una compagnia che faccia voli a lungo raggio, così da avere la possibilità di girare di più il mondo”.
Vita da assistente di volo: luoghi, persone, culture
D’altra parte, c’è poco da dire: la vita da assistente di volo regala emozioni, aneddoti, incontri e immagini da tenersi stretti al cuore per tutta la vita. Come ci racconta Calogero, “ogni giorno è una nuova avventura con passeggeri, destinazioni e colleghi diversi; ognuno con la propria cultura, la propria storia e le proprie esperienze da condividere. Si torna a casa stanchi ma, senz’altro, sempre un po’ più arricchiti”.
Calogero ci parla anche del privilegio di ammirare albe e tramonti mozzafiato dal finestrino dell’aereo; così come di assistere a scene davvero incredibili, inusuali e, spesso, pure imbarazzanti. Qualche esempio? “Come quando i passeggeri ci mostrano le carte d’imbarco con lo smartphone e noi vediamo foto imbarazzanti perché involontariamente hanno preso lo screenshot sbagliato, oppure quando certe mamme fanno fare la pipì ai figli dentro bicchieri o bottiglie per poi darceli con naturalezza”.
Dopo anche solo una breve chiacchierata con Calogero, questo ci sentiamo di poterlo dire con certezza: quando si è assistenti di volo non ci si annoia mai!
Volare tra le pagine: un paio di titoli da consigliarti
Dietro il portellone dell’aereo si nascondono spesso storie e segreti che noi, “comuni passeggeri”, non potremo mai aspirare a conoscere. Fortuna che ci vengono in aiuto i libri! E quelle persone che, da “dietro le quinte”, scelgono di condividere con noi curiosità e aneddoti.
Una di queste persone è Pietro Pallini che, basandosi sulla sua lunga esperienza come pilota di volo, racchiude in Allacciate le cinture decine e decine di mini-capitoli per svelarci segreti, misteri, regole, spiegazioni, racconti, curiosità, ricordi e riflessioni su tutto ciò che abbia a che fare con il mondo dell’aeronautica. Una lettura perfetta per chi ha paura di volare e vuole provare a farsela passare!
E poi c’è Gloria Bolognini, assistente di volo da circa 20 anni che, nel suo Girovolando ci fa entrare nel suo mondo poliedrico di racconti, fantasie, memorie, aneddoti imbarazzanti, storie difficili, paesaggi meravigliosi, colleghi strampalati e una vita che sorprende ogni giorno.
Da loro e da Calogero abbiamo capito una cosa: come lui stesso ci rivela, quello dell’assistente di volo ”è un lavoro strano, divertente e a parer mio non per tutti; pieno di sacrifici ma anche di soddisfazioni. Un lavoro che ti fa conoscere tante belle persone, le quali poi diventano non solo amici, ma parte della tua stessa famiglia”.
Articolo di: Agnese Sabatini