Guardare il mondo da un sellino…per alcuni è una religione e pedalare è il miglior modo per pregare e sentirsi in pace con sé stessi, al riparo dai veleni della quotidianità. Per altri significa immergersi nell’essenza dei luoghi e riconnettersi con sé stessi, attraverso la fatica e il sacrificio. Raggiungere una meta con la sola forza delle proprie gambe aiuta a vedere il lato buono delle cose e a considerare ciò che è davvero essenziale. La bici inoltre unisce, favorisce l’incontro e l’interazione laddove invece l’automobile crea distanza.
Non sorprende, quindi, che i libri che raccontano i viaggi in bici esercitino un certo fascino sui lettori. Scopriamone alcuni insieme.
LETTURE PER CICLOTURISTI APPASSIONATI
Per gustare le avventure di coloro che rappresentano i pionieri italiani del viaggio del mondo in bici basterà tuffarsi tra le pagine di DUE BICICLETTE INTORNO AL MONDO di Valentino Rolando e Adriano Sada. Un diario di viaggio in cui due amici, decidono di percorrere quasi 28.000 km attraversando l’est Europa, la Turchia, l’Indonesia, il Giappone, l’America, il Canada e luoghi oggi inaccessibili come la Siria e l’Afghanistan. Tra una pedalata e l’altra non mancheranno colpi di scena, come incontri speciali, notti trascorse in cella e cadute che però non riusciranno a fermare i due centauri.
Più riflessivo e intellettuale, invece, DIARI DELLA BICICLETTA di David Byrne che, oltre ad essere il musicista dei Talking Heads si dimostra un coinvolgente pensatore su due ruote. Le sue escursioni a pedali, infatti, sono il filo conduttore che mette insieme storie, pensieri e riflessioni sulla tirannia delle automobili e su come la bici non abbia diritto di cittadinanza in molti luoghi. Grazie alle sue pagine è possibile scoprire come sia pedalare in posti come Manila, Istanbul, Buenos Aires, smontando i luoghi comuni su queste città. Attraverso il filtro delle sue pedalate, le sue pagine raccontano le città, da tutti i punti di vista: urbanistico, sociologico, artistico, ecologico e ovviamente musicale.
Anche per Claude Marthaler la bici è un’ispirazione: nel suo libro LO ZEN E L’ARTE DI ANDARE IN BICICLETTA pedalare è qualcosa che fa muovere i suoi pensieri in modo diverso, regalandogli una visione nuova del mondo, della libertà e dell’uomo stesso. Le sue ciclo-riflessioni nascono da avventure durante le quali ha pedalato attraverso l’Europa e ha raggiunto le vette dell’Himalaya, prima di partire per un giro del mondo che sarebbe durato sette anni.
PEDALARE OLTRE I PROPRI LIMITI
Viaggiare in bici, però, spesso vuol dire anche misurarsi con sé stesso, spingere la propria mente e i propri muscoli oltre i limiti umani, per afferrare un senso di libertà impossibile da sperimentare nella normale quotidianità. È quello che fa Omar Di Felice nel libro PEDALANDO NEL SILENZIO DI GHIACCIO : la storia di un grande campione di ultraciclismo che decide di compiere una grande impresa, ovvero essere il primo ciclista a pedalare per 1300 km lungo la strada che attraversa il Canada Artico. Il libro è una biografia che racconta anche le altre imprese che hanno portato l’atleta a fare dell’ ”andare oltre” una filosofia di vita votata alla felicità.
E sullo stesso versante dell’andare oltre la propria zona di confort, troviamo anche il libro SE CE L’HO FATTA IO di Monica Nanetti: una giornalista che, superati i 50 anni, decide di dare uno scossone alla propria vita percorrendo la Via Francigena in bici, in compagnia di un’amica. Un’avventura al femminile, dove l’ironia e la forza di volontà delle donne, regala un diario di viaggio emozionante e di stimolo per chi crede di essere in ritardo per compiere piccoli miracoli.
Di libri ispirati al viaggiare in bici ne esistono tanti altri, dai un’occhiata alla sezione che abbiamo riservato al Cicloturismo e ricordati di seguire Mappalibro sui social per non perdere le prossime uscite.
Articolo di Gabriella Ferracane