Copertina del libro
Copertina del libro "Todo cambia" di Nicolò Balini

La magia dei libri sta nella loro capacità di poter essere molte cose. Un libro può essere un maestro, una bussola per ritrovare la strada o uno specchio nel quale riflettersi.
Con Todo Cambia dell’ autore Nicolò Balini , invece, è come immergersi in un corso di sopravvivenza accelerato. Se a libro finito, infatti, la tua voglia di compiere il Cammino di Santiago è ancora salda e ben condita dall’entusiasmo, sei davvero pronto a partire. Se invece cercavi solo una bella avventura da leggere, preparati a un grande spasso.

“Ho imparato, incontrato, faticato, scoperto più qui che in qualsiasi altro viaggio, potrebbe quasi essere una vita intera. Esagerato? Forse, ma sono convinto che le suore di Carrión de los Condes avevano ragione: il Cammino di Santiago non è altro che una metafora del Camino del la Vida […] ”

TUTTA LA VERITÀ SUL CAMMINO DI SANTIAGO, IN UN LIBRO

Più che un brillante scrittore di viaggi Nicolò Balini è un eccezionale travel influencer, che ha conquistato il web con il suo canale “Human Safari” su Youtube, ma non solo.
Non per questo, però, si sconsiglia di leggere il suo libro . Anzi, la sua narrazione del Cammino di Santiago rispecchia perfettamente lo spirito che ha sempre contraddistinto i suoi viaggi; lo stesso con il quale ha conquistato migliaia di persone, regalando a chi lo segue la possibilità di esplorare il mondo restando seduti sul divano.

Uno spirito goliardico, improntato a una voglia di avventura che somiglia a una grande fame. Un bisogno costante di scoperta, alimentato da una curiosità invidiabile, che andrebbe distribuita in dosi massicce per il mondo, se solo si potesse.

Nicolò viaggia da molti anni, ma in Todo Cambia scopriamo che ultimamente le sue esplorazioni si sono molto avvicinate ai viaggi declinati a piedi . Non a caso il Cammino di Santiago è un’esperienza che ha deciso di fare dopo aver compiuto un altro famoso cammino, ovvero la Via degli dèi: il percorso che attraversa l’Appennino collegando Emilia Romagna e Toscana. Un’impresa che, da camminatore inesperto qual era, gli ha quasi spaccato le ginocchia, ma probabilmente gli ha anche acceso un bisogno nuovo. Quello di esplorare il mondo in un modo più lento e profondo. Da lì, infatti, eccolo qualche tempo dopo sulla via per Santiago.

Il pellegrinaggio raccontato nel libro è quello del “cammino francese”, ovvero quello tradizionale che parte dalla cittadina di Saint Jean Pied de Port e conduce fino a Santiago, attraversando la Spagna.
Nicolò parte insieme a tre amici, carico non solo dello zaino dal quale penzola l’inconfondibile conchiglia del pellegrino, ma anche di un entusiasmo irrequieto che di pagina in pagina monta come una marea in grado di travolgere anche la persona più disinteressata all’argomento.
La sua vivacità è contagiosa e rende il racconto fluido e piacevolmente leggero.
Se infatti ti aspetti di leggere un libro sul cammino improntato a riflessioni filosofiche o a visioni romantiche, in pieno stile Paulo Coelho, potresti rimanere deluso.

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NON C’È CAMMINO SENZA LE PERSONE

Nicolò Balini è un ragazzo semplice che ama viaggiare e condividere le esperienze con le persone che possono arricchirlo.
Non a caso la sua narrazione del Cammino di Santiago è come ascoltare il racconto di un amico, mentre si sta tutti intorno al fuoco, tra risate e momenti nostalgici.
Il suo tono è scanzonato e ogni pagina racconta senza filtri tutto il meglio e il peggio di un’esperienza unica per chiunque la compia, nel bene e nel male.

Grazie a Todo Cambia ho rivisto le mie fantasie su questo mitico percorso, soprattutto quando Nicolò ti sbatte in faccia in modo crudo ma ironico tutti i disagi del pernottare nei cosiddetti albergue: gli ostelli riservati ai pellegrini. Luoghi pittoreschi dove dormire vuol dire condividere camerate stracolme di letti, incastrati a distanza di meno di mezzo metro l’uno dall’altro, tra gente che russa in tutte le tonalità, odori discutibili e approcci amorosi clandestini.

Se c’è una cosa, infatti, che il libro di Nicolò insegna è che durante un’esperienza come il Cammino di Santiago , non è solo il corpo ad essere messo a dura prova, ma anche le abitudini di ogni persona. Gli affamati di autentica avventura, però, saranno ripagati da posti dove dormire si trasforma in un’esperienza unica e surreale, come quella che Nicolò sperimenta a Granón, dormendo sul pavimento di un’antica chiesa, trasformata in un donativo dalle porte sempre aperte, per accogliere i pellegrini a tutte le ore.

Leggere Todo Cambia mi ha fatto capire che il Cammino di Santiago si basa su tre comandamenti fondamentali: camminare, adattarsi, condividere.
Quest’ultimo dà vita a incredibili cene pantagrueliche, come solo gli italiani sono capaci di fare, organizzate nella cucina di ogni ostello e aperte a tutti i pellegrini incontrati lì. Momenti di scambio, dove un semplice pasto, a volte, si trasforma in un momento magico, governato da coincidenze che ti portano a sorridere, mentre hai la sensazione che si sia davvero innescata quella strana magia che solo il cammino riesce a creare.
Quella che non lascia nessuno da solo, perché come dice il famoso detto “il cammino provvede”.

Recensione di: Gabriella Ferracane

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