Che ne dici di un Grand Tour un po’ diverso dal solito? Esplorando i grandi Cimiteri Monumentali di tutta Italia, la recensione di Cemetery Safari Italia di Claudia Vannucci ti porterà alla scoperta di personaggi interessantissimi, opere artistiche di grande valore, pezzi di storia incredibili e curiosità molto spassose. Partiamo!
“Guardando i morti in faccia, mi sono sentita a mio agio e in buona compagnia. Quel che noi siamo voi sarete. La sensazione di guardare me stessa allo specchio era una pacifica certezza.”
Cemetery Safari Italia di Claudia Vannucci: la storia e le storie dei cimiteri italiani
Guida turistica esperta di Firenze e travel blogger su ViaggiVerdeAcido, Claudia è una grande appassionata di cimiteri in tutto il mondo. Questa passione è raccontata con grande affetto da Claudia nel suo primo libro, Cemetery Safari, uscito nel 2019 e di cui puoi leggere qui la nostra recensione. In quel libro, Claudia andava alla scoperta di moltissimi cimiteri in tutto il mondo, ma principalmente negli Stati Uniti, raccontando di personaggi, storie e scelte artistiche a volte bizzarre.
Il secondo libro di Claudia Vannucci è Cemetery Safari Italia: si torna a esplorare i cimiteri, ma questa volta restando nei confini del nostro Paese. Se è vero ciò che Claudia dice – “si viaggia per conoscere luoghi, persone e culture diverse, e in Italia abbiamo una tale varietà culturale che non dobbiamo neanche varcare i confini nazionali per farlo” –, il Grand Tour dei Cimiteri Monumentali italiani è allora un mezzo per scoprire un meraviglioso ventaglio di personaggi illustri o meno, aneddoti divertenti o brutali, opere d’arte e d’architettura senza eguali.
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Alla scoperta dei personaggi e dei luoghi di Cemetery Safari Italia
Nelle pagine del suo Cemetery Safari Italia, Claudia Vannucci ci porta a spasso per tutto il Belpaese: da Catania a Torino, passando per Napoli, Bologna, Genova e oltre, comprese ovviamente le città di Livorno e Firenze da cui Claudia proviene e in cui vive. Cimiteri cattolici e acattolici, monumentali o più raccolti: ogni luogo racconta un pezzo di storia italiana – e non solo – tramite la conoscenza di tanti personaggi che colorano il libro di aneddoti a volte talmente incredibili da sembrare inventati. E invece è tutto vero.
Claudia ci racconta così delle tragiche vicende del gastronomo più famoso d’Italia, Pellegrino Artusi, o dei funerali in pompa magna di chi l’Italia ha contribuito a farla, come Giuseppe Mazzini. Ci porta ad ammirare tombe e lapidi bellissime, finemente scolpite e decorate, ma anche lapidi semplici che raccontano storie importanti. Dagli uomini dello spettacolo sepolti a Roma, come Aldo Fabrizi, Cemetery Safari Italia passa agli industriali di Milano, come le grandi famiglie Pirelli, Campari o Mondadori che hanno reso grande e imperituro il concetto di Made in Italy. Claudia fa visita a tutti i personaggi che riesce a rintracciare, che siano più o meno famosi; non possono mancare le visite alle persone cui è legata in qualche modo a livello personale, come ad esempio il grande Alberto Sordi: “non l’ho mai incontrato, ma è come se lo avessi conosciuto di persona attraverso i suoi film; gli ho voluto bene come a un vecchio zio un po’ bastardo che racconta un sacco di storie fantastiche su un’Italia che non c’è più, e ci ricorda che in fondo gli italiani sono sempre gli stessi”.
Ma sono altrettanto interessanti le storie che raccontano genesi, evoluzioni e involuzioni dei vari cimiteri nel tempo: come venivano seppelliti i morti qualche secolo fa? Cosa capitava ai turisti inglesi, non cattolici, a cui capitava di morire in Italia? Come si sono modificate nel tempo le leggi relative alle sepolture? A prima vista sembrerà un argomento poco invitante, ma Claudia racconta tutto in modo curioso e avvincente, tanto che le pagine scorrono via in un lampo. Scopriamo quindi delle meravigliose maioliche di Galileo Chini, o dei veri pezzi unici che sono i ritratti funebri di Filippo Severati. Le storie si intrecciano: i defunti sepolti a Bologna che conoscevano quelli di Firenze, un personaggio famoso che visita le tombe di Roma e anche di Genova, un miscuglio di aneddoti che rendono la nostra Italia ottocentesca così grande e così piccola, così raccolta, al tempo stesso.
Cemetery Safari Italia: rispetto e memoria
Come è accaduto per il suo primo libro, l’aspetto che più colpisce di Cemetery Safari Italia è la serenità, mista a genuina curiosità, con cui Claudia si appresta ogni volta a visitare, esplorare e raccontare i cimiteri. Dalle sue parole non traspaiono mai tristezza, dolore, rimpianto, cupezza o tutte quelle sensazioni che, almeno superficialmente, potremmo attribuire a un libro che parla di cimiteri. No: Claudia vede i cimiteri come luoghi di arte e di memoria, come veri e propri libri aperti da cui trarre riflessioni e nuove conoscenze.
Essendo appassionata di cimiteri e visitandoli ogni volta con grande cognizione di causa, Claudia è anche ben consapevole di essere semplicemente laddove un giorno saremo tutti. Guardando le mummie nelle Catacombe dei Cappuccini a Palermo o i bulbi oculari vacui dei teschi nel Cimitero delle Fontanelle a Napoli, la vicinanza con la morte è talmente chiara che non fa più paura, “senza alcun filtro che addolcisca la visione di ciò che essi sono e che noi saremo: mucchi di ossa”.
Il tutto, ovviamente, nel pieno rispetto dei luoghi che si sta esplorando: i cimiteri sono prima di tutto “città dei morti”, luoghi sereni dove i defunti possano riposare nella pace eterna. Ammirare le loro tombe e approfondire le loro storie è anche un modo per rendere loro omaggio e perpetuare la loro memoria nel tempo.
Recensione di Agnese Sabatini
