Copertina del libro "Di questi tempi. Lungo lo stivale alla ricerca di realtà alternative” di Barbara Cassioli
Copertina del libro "Di questi tempi. Lungo lo stivale alla ricerca di realtà alternative” di Barbara Cassioli

Di questi tempi di Barbara Cassioli è il racconto di un viaggio in autostop da Bologna a Lampedusa – in cerca di realtà alternative e storie di cambiamento (rigorosamente senza soldi) ed è la storia del confronto con l’altro, lo sconosciuto, che consente all’autrice di realizzare un sogno e di trovare se stessa.

“Quando ho deciso di partire, mi rendevo conto che il viaggio aveva una connotazione e un valore sociale tali da dover essere trasmessi. Poteva e doveva diventare un esperimento collettivo, una dimostrazione che si può fare, che c’è molta più bellezza di quella che ci viene raccontata.”

BOLOGNA-LAMPEDUSA SENZA SOLDI: IL PROGETTO

Spesso e volentieri i viaggi più bizzarri nascono dal desiderio di una svolta di rilievo, fuori e dentro di sé: alla base c’è sempre un progetto, un obiettivo da perseguire che non si riduca al semplice “vedere” e che nel caso di Barbara Cassioli, trovo sia a dir poco lodevole.

Secondo i canoni vigenti nella società civile, Barbara ha tutto ciò che una donna di trent’anni possa desiderare: convive con un ragazzo meraviglioso, ha un lavoro che le piace nell’ambito in cui si è formata ed è tra le fondatrici di un’associazione di volontariato che attesta la sua nobiltà d’animo, ma al rientro dal suo primo lungo viaggio in solitaria tra Francia, Spagna, Marocco, Kenya e altre parti del mondo, inizia a percepire che la sua vita perfetta le sta sempre più stretta.

Da quel primo seme, lasciato cadere a germogliare nel 2016, nasce tre anni dopo “Bologna-Lampedusa senza soldi” come gesto di resistenza culturale e forma di opposizione alle norme violente e razziste del governo italiano verso i migranti: Barbara decide di destinare i soldi risparmiati nei tre mesi di viaggio a Mediterranea Saving Humans, ONG che fornisce aiuti umanitari attraverso il soccorso marittimo immediato e che spiega, in parte, perché la scelta della meta finale sia caduta proprio su Lampedusa.

Ma com’è possibile viaggiare senza soldi? Si sa, la bellezza attira bellezza e il progetto di Barbara chiama a sé tante persone che le aprono la porta di casa e la sostengono con un posto letto, un piatto caldo o allungandole un passaggio, ma soprattutto con il calore umano. Perché in un viaggio di questo tipo, è lui a fare la differenza!

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DI QUESTI TEMPI: INCONTRI DI UN’ITALIA BELLISSIMA

Di questi tempi di Barbara Cassioli racconta l’Italia da Bologna a Lampedusa e lo fa attraverso l’incontro con gli altri, denominatore comune del viaggio: prima di partire, l’autrice prende contatto con alcune realtà che le interessa visitare e il resto vien da sé, tramite il passaparola e grazie alla sua innata flessibilità nel cambiare i programmi in corso d’opera.

Barbara va in cerca di bellezza e la cerca principalmente nelle forme di vita comunitaria – tipo eco-villaggi o co-housing – e di singoli o associazioni impegnati nell’ambito del sociale, tutti portatori di storie di cambiamento importanti. Un tema, quest’ultimo, che percorre il libro di Barbara dall’inizio alla fine, camminando accanto a lei.

IL VIAGGIO COME CONQUISTA DI SÉ

È inutile girarci attorno, ci sono viaggi e Viaggi e per Barbara “Bologna-Lampedusa senza soldi” non è un viaggio, bensì il Viaggio.

Parte da sola, ma in realtà accanto a lei ho contato almeno altre cinque anime: la Bambina, l’Anarchica, la Romantica (che crede ancora nell’amore a prima vista), Crudelia e la Poetessa, che ogni tanto interviene con delle vere e proprie perle di saggezza.

“Ora mi sento più luminosa perché ho trovato la mia strada, ed è bello condividere questa storia con gli altri. Abat-jour, lampadari, torce, candele, fuochi. Ognuno ha la sua luce, che sia un viaggio, un libro da leggere, un corso di danze orientali, qualsiasi cosa dalla pancia voglia uscire e trasformarci, cercando la serenità”.

Trovo impressionante, nell’accezione positiva del termine, la sua capacità di mettersi a nudo, senza risparmiare nulla: dalla poliedricità del suo io più profondo alla gioia, le passioni, l’amore, la frustrazione, il senso di impotenza, la sofferenza e, non ultimi, il bisogno costante di ringraziare la Vita e la connessione con la Madre Terra, entità divina da cui tutti veniamo e a cui tutti, prima o poi, torniamo.

Un libro che tocca le corde dell’anima e che invita a ritrovarsi, assolutamente da non perdere!

Diana Facile

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