Copertina del libro
Copertina del libro "Tanzania. Tra safari nei parchi alla ricerca dei Big Five e l’incantevole Zanzibar" di Iacopo Latino, Matteo Tognarelli, Federica e Francesca Vanni (Cognatintrip)

TANZANIA , scritto dagli autori I.Latino, M. Tognarelli, F. Vanni e F. Vanni , è un libro che celebra la meraviglia e lo stupore che la natura è capace di scatenare in ognuno di noi. Tra safari con avvistamenti da batticuore e i luoghi paradisiaci di Zanzibar, TANZANIA racconta le avventure itineranti di chi non vuol più guarire da quel Mal d’Africa che non lascia scampo.

La savana regala continuamente scenari unici e pazzeschi, diventa teatro di vita e di morte dove tutto può succedere e cambiare in pochi minuti.

COMPAGNI DI VITA UNITI DALLA SETE DI SCOPERTA

Le prime pagine del libro mi hanno fatto riflettere sul fatto che si parla sempre molto del viaggiare e di cosa sia l’essenza del viaggio per ogni viaggiatore, ma spesso si trascura l’importanza di quello che può essere un compagno di viaggio.
Viaggiare con qualcun altro può diventare una vera e propria sfida, se si tratta di persone con esigenze e stili di vita molto lontani fra loro. Il viaggio, infatti, è una dimensione di scoperta che ci mette totalmente a nudo, facendo emergere le nostre risorse, così come i nostri difetti e i nostri desideri più forti. Ecco perché scegliere dei buoni compagni di viaggio non è una cosa da prendere sottogamba, se non ci si vuol rovinare l’esperienza.

Decidere di viaggiare insieme a qualcuno equivale a siglare una specie di patto implicito dove ci si impegna reciprocamente a sostenersi nelle difficoltà, a spronarsi nei momenti difficili, a proteggersi dai pericoli e a condividere gioie e meraviglie. Ecco perché solitamente i migliori compagni di viaggio sono quelli con cui condividiamo gli stessi valori e una visione del mondo abbastanza simile.
E infatti è quello che accomuna gli autori del libro “Tanzania. Tra safari nei parchi alla ricerca dei Big Five e l’incantevole Zanzibar” : un appassionato quartetto, formato da due coppie unite anche nella vita di tutti i giorni, che viaggiano insieme, condividendo appunto il viaggio come priorità e un’irrimediabile irrequietezza che li porta subito a partire, ogni volta che il lavoro di tutti i giorni concede loro un periodo di libertà.

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EMOZIONI SU 4 RUOTE ALLA RICERCA DEI BIG FIVE

Leggere Tanzania è stato come poter salire personalmente su una delle tipiche jeep da rangers, per avventurarsi tra i predatori della savana. Gli autori descrivono gli incontri con la fauna e flora locale con entusiasmo e stupore, creando un contagioso senso di meraviglia, pagina dopo pagina.
Mentre leggo dei loro safari, tra un parco e l’altro, sembra anche a me di poter sentire il vento tra i capelli, mentre mi sporgo dal tettuccio aperto della jeep.
Il racconto dei vari avvistamenti è una carrellata di incontri suggestivi e anche mozzafiato, che crea in chi legge un fascino irresistibile verso lo spettacolo della savana, con i famosi big five (il leone, il bufalo, il leopardo, l’elefante e il rinoceronte), gli imponenti baobab, i volatili dalle piume multicolore, le giraffe e i bellissimi paesaggi creati dal fiume che attraversa alcuni parchi, creando piccoli splendidi isolotti disseminati qui e lì, presidiati da coccodrilli o ippopotami.

La prima tappa è quella del Parco Nazionale di Nyerere, una delle riserve faunistiche più grandi al mondo, ex riserva di caccia e soprattutto una delle riverse africane che ancora oggi possono esser definite davvero selvagge.
Non stupisce, infatti, che lì sia difficile avvistare molti animali, proprio perché solitamente non c’è una grande presenza di turisti e quindi gli animali tendono a nascondersi al minimo rombo di un motore.
Seguono i safari in altri parchi dove, invece, gli animali sono avvistabili con grandissima facilità, intenti a cacciare o riposare.

Mentre leggo delle emozioni degli autori, delle quali è carico ogni minuto trascorso in jeep, capisco che un viaggio come quello raccontato nel libro puoi amarlo oppure no, ma sicuramente è un bellissimo esercizio di osservazione, nonché un allenamento all’attesa.
Due cose dietro alle quali oggi fatichiamo a stare e che invece nella savana sono i comandamenti da rispettare, per entrare in quel tempio sacro custodito da mamma Africa.
Così, leggendo degli incontri che Iacopo, Matteo, Francesca e Federica (Sul web Cognatintrip) riescono a fare, mi lascio affascinare dall’idea di un viaggio dove lo scopo non è scattare la foto più scenografica della quale poi vantarsi sui social, ma si tratta piuttosto di godersi il privilegio di farsi testimoni del Cerchio della Vita; di cogliere l’occasione per imparare a fermarsi e concedersi la possibilità di vedere la natura all’opera, con le sue leggi spietate.

ZANZIBAR: IL PARADISO TERRESTRE DELLA TANZANIA

Le avventure dei nostri autori, però, ci mostrano anche l’altro volto della Tanzania.
Dopo la terra dei parchi nazionali, teatro di vita in cui lasciarsi sedurre da una varietà di animali, tocca all’acqua del mare di Zanzibar, con l’Oceano Indiano che le conferisce quell’irresistibile atmosfera tropicale.
Qui la voglia di partire si fa irresistibile, leggendo delle nuotate insieme ai delfini tra acque cristalline, passeggiate tra le onde del mare a dorso di cavalli e lingue di sabbia finissima.

Recensione di Gabriella Ferracane

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