Copertina del libro " Inseguendo la brezza. Esplorazioni nel mondo” di Christian Roccati
Copertina del libro " Inseguendo la brezza. Esplorazioni nel mondo” di Christian Roccati

La recensione di Inseguendo la brezza di Christian Roccati ti porta a conoscere un alpinista le cui imprese emozionano anche solo tramite le pagine di un libro. Pier Luigi Airoldi ha scalato vette di tutto il mondo, e qui ne scopriamo i più incredibili successi personali.

“Pier Luigi Airoldi non sa quale magia da lontano muova il suo cuore, ma come una brezza alpina, che scende e che sale, che vorticosamente si agita senza lasciare scampo a sosta alcuna, desidera proseguire il suo cammino e non può farne a meno.”

 

Inseguendo la brezza di Christian Roccati: la storia di Pier Luigi Airoldi

Nel suo Inseguendo la brezza, Christian Roccati racconta la storia di Pier Luigi Airoldi, alpinista forse troppo poco noto rispetto alle grandi imprese compiute nel corso della sua vita. Nato nella provincia di Lecco nel 1931, si può dire che la sua stessa essenza sia fatta di roccia e aria: l’alpinismo è per Airoldi una vera e propria seconda natura a cui non riesce mai a dire di no. Questo è almeno ciò che traspare dalle pagine del libro: un ragazzo che cresce dividendosi tra la casa e lo studio, mettendo su famiglia e dedicandosi al lavoro con impegno; ma anche e soprattutto uno scalatore indomito ed entusiasta, incapace di sottrarsi al richiamo delle montagne.
È solo un ragazzo quando inizia a scalare le prime pareti del Medale, la montagna sotto cui è nato, poi delle Grigne e, col passare del tempo, di tante montagne dell’arco alpino. Avere finalmente la possibilità di scalare montagne “non è un sogno che si avvera, quanto invece una parte del proprio essere che finalmente può esprimersi. Il giovane ragazzo si trova nella condizione di un uomo che per tanto ha trattenuto il fiato e che finalmente può cominciare a respirare, come la sua natura vorrebbe”. Fin da giovane cerca di scalare tutto ciò che può e, man mano che aumentano le sue capacità, si concede sfide sempre più ardite.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, può finalmente dare sfogo alla sua passione oltre i confini. Nel 1961 arriva la sua prima, enorme impresa: insieme al gruppo capitanato da Riccardo Cassin, con il quale avrà sempre un rapporto speciale, scala la finora inviolata parete sud del McKinley, in Alaska. Riuscire in un compito tanto difficile sdogana il suo entusiasmo ancora di più, se possibile: nel corso dei successivi trent’anni, scalerà vette innevate e battute dal vento in Perù, Cile, Bolivia, Patagonia, Argentina, Afghanistan, Africa, Groenlandia, Artide e oltre, vivendo avventure ai limiti dell’immaginabile.

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Le emozioni da vivere sulle vette del mondo

Inseguendo la brezza di Christian Roccati racconta tutte queste incredibili imprese, ognuna delle quali porta con sé emozioni immense. Insieme agli amici alpinisti soprattutto della zona di Lecco, Como e Milano, Pier Luigi Airoldi (che per tutti è Luigino) vive ogni avventura con lo stesso fuoco negli occhi, quasi come se ogni volta fosse la prima. Pagina dopo pagina, leggiamo la fatica, le analisi del terreno, la costruzione dei campi base, lo scioglimento di neve e ghiaccio per procurarsi l’acqua da bere ad alta quota. Capiamo che ogni singolo passo deve essere esaminato con prudenza perché, in certi ambienti così isolati e proibitivi, sbagliare equivale quasi sicuramente alla morte.
Eppure, Airoldi dimostra sempre un entusiasmo, una voglia, una passione talmente grandi che tutto per lui ogni preoccupazione sembra innecessaria. A lui non mancano mai il sorriso e l’occasione di lasciarsi andare a una risata contagiosa, anche per scaricare la tensione. Aiuta i compagni di cordata, si rende volontario per le esplorazioni, non si tira mai indietro.
E la cosa che colpisce più di tutti è questa: Luigino vuole sicuramente misurarsi con se stesso e dare sfogo al piacere innato della montagna, ma soprattutto “vuole capire cosa ci sia al di là della cima. Non gli interessa ciò che vuol diventare in termini di fama o di orgoglio; va perché gli piace e vuole conoscere le cose nuove. Non è solo la montagna, è tutto, è avventura”.

Inseguendo la brezza: una biografia di Christian Roccati

Quando si leggono libri di viaggio, solitamente si tratta di persone che scrivono delle avventure da loro stessi vissute. È più difficile leggere biografie di viaggiatori ed esploratori, ma è altrettanto bello ed emozionante. Forse di più perché, alle esperienze della persona oggetto di biografia si fondono le emozioni di chi la biografia la scrive. Anche lui alpinista e grande appassionato di sport e montagna, in molte pagine di Inseguendo la brezza Christian Roccati lascia trasparire il suo amore per l’avventura e la sua grande ammirazione per il personaggio di cui racconta vita e imprese. Forse è in alcune sue parole nei confronti di Luigino che egli stesso si rispecchia, ma in cui possiamo rispecchiarci tutti noi amanti del viaggio e della continua esplorazione: “forse Luigino è stato proprio questo: un grande sognatore che ha saputo realizzare esperienze super entusiasmanti per il piacere di viverle, rispondendo a un richiamo irrefrenabile, vivendo una sorta di romanzo in prima persona, senza pensare a fama o regole o strategie. Airoldi ha semplicemente vissuto”.

Recensione di Agnese Sabatini

 

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